Bologna, killer di Budrio, un’ombra nell'ex cinema di Portonovo e scatta il blitz

"Venite, Igor è qui dentro". Le forze speciali nell’edificio abbandonato a Medicina, ma del serbo nessuna traccia

Un momento delle ricerche dell’altra notte

Un momento delle ricerche dell’altra notte

Medicina, 16 maggio 2017–Le luci della piazza di Portonovo, a Medicina, illuminano quello che un tempo era il cinema del paese. Un edificio di mattoni, abbandonato e chiuso da decenni, che interrompe il paesaggio di campagna. Negli alberi secolari che circondano la struttura, un agricoltore con il suo cane va a caccia di tartufi, ma invece del tubero trova quello che sembrerebbe il killer, Norbert Feher, alias Igor il ‘russo’. Dentro l’ex cinema, infatti, squilla un cellulare: «Pronto che vuoi?».

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La voce che proviene dalle mura antiche spaventa non poco il tartufaio e, allo stesso tempo, i rumori mettono in guardia l’inquilino dell’ex cinema. La telefonata si chiude in pochi secondi e, con il cuore in gola, l’agricoltore si allontana. Per fare prima prende in braccio il cane e avvisa immediatamente i carabinieri. «Venite, Igor è qua dentro il cinema di Portonovo», dà l’allarme l’uomo. Pochi istanti e da dietro l’edificio si vede una sagoma che si allontana correndo in mezzo al grano. Una corsa veloce e leggera da chi è in fuga da sempre. Forse è soltanto un’ombra e forse il killer è ancora all’interno dell’ex cinema.

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A sirene spiegate dal comando di Molinella arrivano ‘bruciando’ letteralmente l’asfalto, una trentina di uomini tra carabinieri e corpi speciali. Armati di mitragliette e con la mimetica si appostano dietro i fossi e gli alberi. Appena due minuti e circondano l’edificio. Un altro gruppo di militari si tiene a distanza di sicurezza dietro un fosso. Gli specialisti dei blitz, intanto, si avvicinano metro dopo metro. Sfondano la porta e si lanciano dentro la struttura. Si alza una nuvola di polvere e i cani molecolari cominciano a fiutare qualcosa. Dopo due ore di controlli, finalmente c’è una pista che si perde in aperta campagna. La direzione è quella che porta verso il Ravennate. Intanto, gli abitanti di Portonovo sono usciti fuori dalle case. C’è chi fa foto e chi riprende con un filmato l’ennesimo blitz. Qualcuno fra i carabinieri si arrabbia: il messaggio è ‘state lontani qui stiamo lavorando. Non è sicuro sostare nelle vicinanze’. Sul gruppo WhatsApp ‘Newport’ (Portonovo) arrivano decine di messaggi dove i residenti raccontano il blitz. La mattina dopo gli elicotteri continuano a perlustrare la zona intorno Portonovo in direzione del Ravennate, verso il ponte della Bastia. I blitz continuano in alcuni casolari.

Un'altra immagine di Igor, stavolta dal suo profilo Instagram
Un'altra immagine di Igor, stavolta dal suo profilo Instagram

Igor è davvero passato da Portonovo. E in paese c’è chi cerca di sdrammatizzare: «Non era il killer – sostiene una donna – ma una signora in bicicletta». Un altro, invece, dice di aver capito chi era l’uomo scambiato per Igor: «E’ uno che abita lungo la strada verso Sant’Antonio di Medicina, e ogni sera fa due passi in direzione dell’ex cinema». Gianni Benati è un abitante storico della frazione, amico del grande calciatore Bulgarelli nato proprio qui: «In questo cinema non ci entra più nessuno da anni. Certo che è strano sentire un il trillo di un cellulare provenire da questo edificio. Ci siamo spaventati un po’ tutti. Sembrava che fosse arrivato un esercito. C’erano trenta uomini armati fino ai denti».

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