L’ombra di mafia e massoneria sul 2 Agosto

Testimonianze inedite e documenti in onda su Report: "Così i servizi segreti deviati volevano destabilizzare la democrazia"

Migration

Mafia, massoneria, terroristi di destra e servizi segreti deviati avrebbero "contribuito per anni ad organizzare e alimentare un strategia stragista che puntava alla destabilizzazione della democrazia nel nostro Paese". E nella lunga scia di attentati c’era anche quello alla stazione di Bologna, la carneficina del 2 agosto 1980 che fece 85 morti e oltre 200 feriti. Proprio da quell’orrore è partita la ricostruzione di Report nelle due ore di puntata andate in onda ieri sera, dedicata alla vicenda della trattativa Stato-mafia, alle stragi del 1992 e quelle del 1993 per le quali sono indagati dalla Procura di Firenze anche Silvio Berlusconi e Marcello Dell’Utri. "Per la prima volta in tv – secondo Report – è stato ricostruito il ruolo ricoperto da alcuni settori delle istituzioni nelle stragi del 1992 e degli anni precedenti".

Il ruolo di Gelli. Tra i protagonisti della trasmissione – fatta di numerose testimonianze, alcune delle quali inedite, di magistrati (tra cui Libero Mancuso che si è soffermato sul ruolo dell’ex procuratore Ugo Sisti "che la sera della strage fu trovato nell’albergo del padre di Paolo Bellini"), collaboratori di giustizia e protagonisti dei piani eversivi – l’ex maestro venerabile della P2, Licio Gelli, secondo la Procura generale il grande finanziatore della strage alla stazione. "Gelli che pagò i neofascisti, poi scappati a Londra". Gelli che "comprò il silenzio di Federico D’Amato", il potente prefetto a capo dei Servizi. Gelli, "amico di Enzo De Chiara", il lobbista italo americano, "vicino ai Servizi americani". I rapporti tra lui e Gelli? Li descrive Gianfranco Ferramonti, ex leghista: "Si sentivano ogni tanto al telefono però, forse, erano uno geloso dell’altro". Al processo calabrese sulla ’ndrangheta, a fianco di Cosa Nostra nel periodo stragista, il piduista venne definito "il perno che attraverso la P2 controllava i Servizi, attraverso le componenti apicali di Cosa nostra controllava Cosa nostra".

L’aviere. Poi c’è Paolo Bellini, il "quinto uomo" della strage alla stazione, secondo i magistrati della Procura generale, l’ex componente di Avanguardia Nazionale, che durante la detenzione in carcere conobbe il mafioso Antonino Gioè. Secondo Roberto Tartaglia, pm che lo interrogò davanti ai giudici della II Corte d’Assise di Palermo nel processo sulla trattativa Stato-mafia, il pretesto per il contatto con Cosa nostra sarebbe stato il recupero di alcune opere d’arte rubate dalla Pinacoteca di Modena. "Quando incontrai Gioè – disse Bellini in aula – lui mi chiese per conto di chi arrivava questa richiesta e se per caso arrivava dalla massoneria". E l’ex estremista nero rispose che arrivava "da politici locali" e interessava anche "al Ministero". "Tramite Gioè – secondo Tartaglia –, che aveva contatti diretti con Totò Riina, Bellini entrò a contatto con Cosa nostra".

Giusva e Gladio. Nella ricostruzione del programma condotto da Sigrifo Ranucci si è parlato anche di Gladio e dell’omicidio di Piersanti Mattarella. "Falcone giunse alla conclusione che non venne ucciso da mafiosi, bensì da due esponenti della destra eversiva, Gilberto Cavallini e Valerio Fioravanti – entrambi poi furono assolti –, gli stessi coinvolti nella strage di Bologna. E da quel momento in poi cominciò a indirizzare la sua attenzione su Gladio". Ovvero, l’organizzazione militare promossa dalla Cia nell’immediato dopoguerra, organizzata per contrastare una possibile invasione dell’Europa occidentale da parte dell’Unione Sovietica. Dopo il 1990 ne rivelò l’esistenza l’allora presidente del Consiglio Giulio Andreotti il quale fornì al giudice Felice Casson "una lista alleggerita di soli 622 elementi". "Ciò che emerge con chiarezza – ha spiegato infine uno degli autori, Giorgio Mottola – è il ruolo di servizi segreti, massoneria, mafia. Con una scia che parte dalla strage di Bologna per arrivare a quelle del 1992".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro