La Carrera dà il via libera a donne e bimbi

La corsa in ’rosa’ vedrà la battaglia fra tre equipaggi. Sfide anche per i piccoli

Torna la Carrera dei Piccoli, ‘resuscita’ quella Rosa. Piovono buone notizie per la corsa castellana per eccellenza, a dispetto dei tantissimi dubbi che hanno avvolto la manifestazione sino a poche settimane fa. Il presidente dell’Associazione Club Carrera Andrea Vallisi, infatti, era stato costretto ad annunciare un paio di mesi fa la rinuncia alla Carrera in Rosa, con enorme rammarico per chi, come lui, sulla Carrera al femminile aveva speso per anni energie e risorse. Ebbene, in una delle ultime riunioni dell’Associazione, è spuntata invece l’inattesa possibilità di ripartire, così spiegata da Vallisi.

"Era rimasto un solo team, ora abbiamo avuto l’adesione di altre due squadre. Possiamo dunque ufficializzare che la Carrera Rosa si farà, e vedrà alla partenza le Cavedane, le Geke e la Venere", sospira di sollievo il presidente che ha già inserito la gara nel programma 2022. "Correranno come negli anni passati alle 17.30 della domenica, poi alle 18 partirà la Carrera degli uomini". Tutto come in passato, dunque, ed è una vera benedizione se si considera che, a proposito di ritorni, il 2022 vedrà correre per le vie del centro anche la Carrera dei Piccoli.

"I bambini sono il nostro futuro, l’unico futuro possibile di questo sport", ha sempre insistito Vallisi, facendo di tutto per poter regalare l’emozione della corsa anche ai più piccoli. E l’impresa è riuscita, se è vero che, appunto, quest’anno i baby carreristi saranno di nuovo seduti nelle macchinine, e non era affatto scontato fino a pochi mesi fa.

"Per via dei lavori in centro storico, e di un calendario che sconsiglia di posizionare la gara nel periodo successivo alla fine dell’anno scolastico, la data pressoché obbligata è quella dell’ultimo sabato di settembre – conclude il presidente –. Si svolgerà tutta nell’arco pomeriggio. Non possiamo fare altrimenti, ma crediamo che l’importante sia soprattutto esserci, tornare a correre. Negli anni a venire contiamo che tutto torni come nel passato, senza organizzazioni obbligate dell’ultimo minuto".

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