La Festa dell’Unità Domani al via con Schlein E per la prima volta c’è la famiglia Regeni

La segretaria Pd Mazzoni: "Che orgoglio avere i genitori di Giulio". Il 17 settembre l’addio al Parco Nord con i Modena City Ramblers. Tremila volontari in campo, Lele Roveri: "C’è stata un’impennata".

La Festa dell’Unità   Domani al via con Schlein  E per la prima volta   c’è la famiglia Regeni

La Festa dell’Unità Domani al via con Schlein E per la prima volta c’è la famiglia Regeni

di Rosalba Carbutti

Per l’ultimo valzer al parco Nord arriveranno i Modena City Ramblers e già si attende un grande ballo in sala dibattiti sulle note di ’Bandiera rossa’. Ma la festa dell’Unità che parte domani fino al 17 settembre non sarà solo la kermesse dell’addio dopo 50 anni al luogo del cuore della sinistra. L’emozione c’è. Eccome. I volontari, più di 3mila, hanno avuto un’impennata, spinti da questa mozione degli affetti, ma domani sarà il giorno della vera sorpresa di questa kermesse, come la definisce la segretaria dem, Federica Mazzoni. Con la segretaria nazionale del Pd, Elly Schlein, ci saranno, infatti, anche i genitori di Giulio Regeni con la loro avvocata, per presentare il libro ’Giulio fa cose’, sul giovane rapito e poi ucciso al Cairo nel 2016 dalla polizia egiziana. Ad annunciarlo è stata la segretaria Mazzoni, che ha tenuto a sottolineare come sia "la prima volta che la famiglia Regeni accetta l’invito non solo a una Festa dell’Unità, ma da parte di un partito politico e questo ci rende molto orgogliosi e felici". Non ci sarà solo il ricordo del ricercatore ucciso in Egitto, ma anche incontri sul 2 agosto e tanta politica. In primo piano la battaglia dem sul salario minimo, ma ci sarà anche spazio per temi locali e nazionali, dal Pnrr all’alluvione, dai migranti alla Città 30. Molto atteso il dibattito del 14 settembre con il potenziale campo largo con l’ex ministro dem Andrea Orlando, Riccardo Magi (+ Europa), lo stellato Stefano Patuanelli ed Elena Bonetti (Italia Viva). Unica assente: Azione.

Tra i big, non mancheranno, tra gli altri, Pier Luigi Bersani l’8 settembre, Pier Ferdinando Casini il 3, Gianni Cuperlo il 16 e Stefano Bonaccini il 15 settembre. Come di consueto, ci sarà il sindaco Matteo Lepore intervistato da direttori e capiredattori delle testate locali il 9 settembre e tornerà alla festa anche l’ex sindaco Virginio Merola.

Si chiuderà il 17 settembre, come si diceva, con l’ultimo valzer, ma prima con la conferenza programmatica che lancerà la campagna elettorale verso le amministrative 2024 che, come ricorda Mazzoni, riguarderanno 38 comuni delle federazione bolognese. Tra le novità, oltre al ritorno della balera, ci sarà anche qualche chicca gastronomica: dal granchio blu cucinato e servito al ristorante di pesce ‘Borgo’, al ritorno dello storico ristorante ‘Gallo Rosso’. Ci sarà anche un bar ’Il Ponte’ gestito dalla segreteria Pd per raccogliere fondi per l’alluvione.

Lele Roveri, organizzatore storico della festa, non nasconde che l’addio al Parco Nord ha un "impatto emotivo importante", ma come dice Mazzoni, "la festa non finirà e proseguirà in un’altra location".

La sala centrale è dedicata a Salvador Allende, a 50 anni dal golpe cileno, mentre le altre due a Vittorio Prodi e all’assessora della strage del 2 agosto, Miriam Ridolfi. L’ex premier, Romano Prodi, non ci sarà: "Ha preferito fare scelte diverse", spiega Mazzoni, ma "rimane un nostro punto di riferimento. L’ex premier, poi, ci ha anche abituato a belle sorprese, vediamo...".

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