FEDERICA GIERI SAMOGGIA
Cronaca

Besta, la Regione si sfila: "Non compete a noi". L’opposizione attacca

Il sottosegretario Baruffi: "Non entriamo nel merito del progetto". Evangelisti (FdI): "Si preferisce la tenuta del partito al buon senso".

Besta, la Regione si sfila: "Non compete a noi". L’opposizione attacca

Besta, la Regione si sfila: "Non compete a noi". L’opposizione attacca

I No Besta sono irremovibili: no alla nuova media, sì alla ricostruzione. Anche i Sì Besta sono irremovibili: sì alla nuova media. Il Comune ha già assegnato la gara d’appalto da 18 milioni di euro per le nuove scuole nel parco Don Bosco. Tutti parlano di dialogo, ma nessuno cede. Dopo il secondo incontro flop (i No Besta partecipano, ma si alzano dal tavolo e salutano), ora interviene di nuovo il sindaco Matteo Lepore: "Penso che la vicesindaca Clancy abbia giustamente detto che è importante continuare a vedersi, ci sono ancora due incontri fissati".

Lepore ricorda come i No Besta "abbiano chiesto una documentazione per entrare nel merito che abbiamo fornito assieme al supporto dei nostri tecnici. Siamo pronti a confrontarci". Per il sindaco, però, "è arrivato il momento nel quale il comitato Besta deve aprirsi a un confronto nel merito: se non ci si vede e non si entra nel merito del progetto, diventa un dialogo tra sordi. Auspico il contrario".

Scarica, invece, la patata bollente la Regione, chiamandosi fuori dalla partita. A metterlo in chiaro è il sottosegretario alla presidenza Davide Baruffi, rispondendo in Assemblea legislativa all’interrogazione della consigliera Giulia Gibertoni del gruppo misto. Nel 2022 la Giunta Bonaccini diede il via libera a 46 progetti di edilizia scolastica finanziati dal Pnrr, tra cui appunto quello delle Besta.

"La Regione ha un compito di indirizzo generale – ricorda Baruffi –, ma dei singoli progetti rispondono gli enti locali".

Per questo viale Aldo Moro "non intende esprimersi su caratteristiche progettuali che non le competono". Sulle Besta, avverte Baruffi, "non è previsto né è prevedibile alcun ulteriore intervento dell’ente regionale, che resta disponibile a collaborare con le altre istituzioni per individuare le soluzioni che chi è preposto vuole attuare".

La Regione "segue con grande attenzione quanto accade sul territorio, ma ci si chiama dentro o fuori sulla base delle prerogative istituzionali. Se tutti sono competenti su tutto, nessuno gestisce niente". La risposta di Baruffi fa arrabbiare Gibertoni: "Schivare le responsabilità su questo progetto non fa onore a chi si autocertifica bravo amministratore. Non volete scindervi dal Comune perché la vostra visione è la stessa, siete soddisfatti di quel progetto. Non sapete fare manutenzione edilizia e preferite buttare via 20 milioni solo per tagliare un nastro".

Sul tema interviene anche Marta Evangelisti, capogruppo di Fratelli d’Italia: "La Regione si chiama fuori dimostrando che la tenuta politica del partito pesa di più della buona amministrazione. Basterebbe una valutazione imparziale per comprendere che i comitati sono dalla parte della ragione".

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