Nidi e scuole di ogni ordine e grado restano chiusi, oggi, "per consentire tutte le verifiche di sicurezza ed evitare traffico e congestioni alla viabilità, a scapito di chi sta ancora affrontando problemi legati all’alluvione". Non è l’unico intervento che il Comune ha in serbo, chiarisce il sindaco Matteo Lepore: "In città sono caduti 10 alberi e sono in corso le verifiche nei parchi pubblici", che pure resteranno chiusi tutt’oggi, "per garantirne la sicurezza".
È stato un evento straordinario, quello che si è abbattuto su Bologna sabato pomeriggio. Questa volta, è la nostra la città più colpita dall’alluvione in Emilia-Romagna. "Ma sono orgoglioso di come stia reagendo a queste 24 ore d’inferno – commenta il sindaco –, in cui sono cadute il doppio delle piogge rispetto a maggio 2023. Solo su Bologna città parliamo di 160 millimetri, ossia due mesi di precipitazioni in autunno, in sei ore".
L’impatto sui fiumi e i torrenti di cui la città è piena è stato devastante. "Con la governatrice Priolo chiederemo lo stato di emergenza: abbiamo bisogno che la Città metropolitana abbia le risorse per ripartire al più presto, rimborsare i danni ai privati e intervenire su strade, fognature, recupero dei fronti franosi. A maggio ’23 abbiamo avuto circa 200 milioni di euro di danni pubblici, un mese fa ce ne sono stati altri e ora forse di più", conta il primo cittadino. Quindi, attacca, "serve la massima unità istituzionale: tutte le forze politiche e i gradi di governo collaborino per mettere in sicurezza il territorio senza litigare sulle responsabilità, che pure vanno chiarite. Ora dobbiamo lavorare insieme a prescindere dal colore politico, la campagna elettorale non c’entra. Servono leggi speciali, per via ordinaria gli interventi impiegheranno anni e a pagare sono i cittadini. Abbiamo fretta: episodi così ormai tornano ogni 2/3 mesi".
L’ondata di maltempo, per quanto attesa e preceduta dall’allerta rossa, è stata molto più violenta del previsto. "Abbiamo diramato l’ordinanza che ha allertato chi viveva in zone critiche e diffuso l’Alert system via sms a chi era registrato, la polizia locale ha avvisato casa per casa – prosegue Lepore –. Ma neppure Arpae si aspettava così tanta pioggia. Poi l’attendevamo su Modena e la pianura, non sulla collina e la nostra città".
Ieri il sindaco ha incontrato i residenti colpiti di via Andrea Costa, Saffi e Sabotino, le associazioni di categoria e i sindacati. "Ho visto scene che mai avrei voluto vedere. Porgo poi le condoglianze alla famiglia della vittima a Pianoro", commenta.
Le persone evacuate sono state 500, di cui 11 in albergo. Gli sfollati dell’area metropolitana sono 2.500. Ora, uomini, mezzi e macchinari "stanno arrivando dalla Protezione civile nazionale e da pompieri di altre regioni e città – chiude Lepore – . Intanto chi è in difficoltà compili il form sui nostri social riportando danni subìti e contatti: sarà ricontattato".