FEDERICA ORLANDI
Cronaca

La notte più lunga del sindaco. Lepore: "Bomba di pioggia inaudita. Ora istituzioni unite per la sicurezza"

Il primo cittadino nelle strade allagate del centro: "Si sono concentrate le precipitazioni di due mesi. Grazie all’ordinanza diramata molte persone si sono potute mettere in salvo, ma siamo i più colpiti".

Il sindaco Matteo Lepore con il capo di gabinetto Matilde Madrid, che ha coordinato gli interventi nell’emergenza

Il sindaco Matteo Lepore con il capo di gabinetto Matilde Madrid, che ha coordinato gli interventi nell’emergenza

Nidi e scuole di ogni ordine e grado restano chiusi, oggi, "per consentire tutte le verifiche di sicurezza ed evitare traffico e congestioni alla viabilità, a scapito di chi sta ancora affrontando problemi legati all’alluvione". Non è l’unico intervento che il Comune ha in serbo, chiarisce il sindaco Matteo Lepore: "In città sono caduti 10 alberi e sono in corso le verifiche nei parchi pubblici", che pure resteranno chiusi tutt’oggi, "per garantirne la sicurezza".

È stato un evento straordinario, quello che si è abbattuto su Bologna sabato pomeriggio. Questa volta, è la nostra la città più colpita dall’alluvione in Emilia-Romagna. "Ma sono orgoglioso di come stia reagendo a queste 24 ore d’inferno – commenta il sindaco –, in cui sono cadute il doppio delle piogge rispetto a maggio 2023. Solo su Bologna città parliamo di 160 millimetri, ossia due mesi di precipitazioni in autunno, in sei ore".

L’impatto sui fiumi e i torrenti di cui la città è piena è stato devastante. "Con la governatrice Priolo chiederemo lo stato di emergenza: abbiamo bisogno che la Città metropolitana abbia le risorse per ripartire al più presto, rimborsare i danni ai privati e intervenire su strade, fognature, recupero dei fronti franosi. A maggio ’23 abbiamo avuto circa 200 milioni di euro di danni pubblici, un mese fa ce ne sono stati altri e ora forse di più", conta il primo cittadino. Quindi, attacca, "serve la massima unità istituzionale: tutte le forze politiche e i gradi di governo collaborino per mettere in sicurezza il territorio senza litigare sulle responsabilità, che pure vanno chiarite. Ora dobbiamo lavorare insieme a prescindere dal colore politico, la campagna elettorale non c’entra. Servono leggi speciali, per via ordinaria gli interventi impiegheranno anni e a pagare sono i cittadini. Abbiamo fretta: episodi così ormai tornano ogni 2/3 mesi".

L’ondata di maltempo, per quanto attesa e preceduta dall’allerta rossa, è stata molto più violenta del previsto. "Abbiamo diramato l’ordinanza che ha allertato chi viveva in zone critiche e diffuso l’Alert system via sms a chi era registrato, la polizia locale ha avvisato casa per casa – prosegue Lepore –. Ma neppure Arpae si aspettava così tanta pioggia. Poi l’attendevamo su Modena e la pianura, non sulla collina e la nostra città".

Ieri il sindaco ha incontrato i residenti colpiti di via Andrea Costa, Saffi e Sabotino, le associazioni di categoria e i sindacati. "Ho visto scene che mai avrei voluto vedere. Porgo poi le condoglianze alla famiglia della vittima a Pianoro", commenta.

Le persone evacuate sono state 500, di cui 11 in albergo. Gli sfollati dell’area metropolitana sono 2.500. Ora, uomini, mezzi e macchinari "stanno arrivando dalla Protezione civile nazionale e da pompieri di altre regioni e città – chiude Lepore – . Intanto chi è in difficoltà compili il form sui nostri social riportando danni subìti e contatti: sarà ricontattato".