La ’rinascenza’ della musica classica

Antonio Pappano e Luigi Piovano stasera al Manzoni per ’Musica Insieme’ con un concerto straordinario

Migration

di Piero Mioli

Se non fosse che manca una bazzecola come l’orchestra, si direbbe che questo concerto è una sinfonia: nel senso giusto di assieme di suoni e quindi di pensieri, aspetti, cosone e cosette. Due, intanto, sono i musicisti che suonano, e poi alla fine parleranno anche, al pubblico, per far conoscere il cd parallelo al concerto appena uscito. Poi c’è il sospirato ’ricomincio’ di tutti, l’idea di un concerto "straordinario" da parte di Musica Insieme (oggi alle 19 al Manzoni), il contributo di AlfaSigma (la cui passione musicale sembra senza fondo), la chiamata a raccolta degli abbonati, dei donors e degli impagabili operatori sanitari da far entrare a biglietto ridotto. I donors, per inciso, sono quegli abbonati che si son visti annullare i concerti e nulla hanno chiesto indietro. Insomma, ce n’è abbastanza perché gli artisti in questione, il pianista-direttore Antonio Pappano e il violoncellista Luigi Piovano, si sentano al centro di una manifestazione più grande del solito concerto, protagonisti di una sorta di generosa "sinfonia" umana.

Belle le formule e parole scelte, maestro Pappano: Open Up! e Rinascenza. C’è anche un aspetto psicologico in questi ritorni?

"Nonostante le tremende ferite inferte a tante persone, il senso di incertezza sul futuro che ha lasciato in tutti noi, questo periodo secondo me ci ha anche dato l’occasione per un ripensamento su come gestire non solo questa fase particolare, ma un po’ tutto il nostro futuro. Davvero non tutto è stato da buttare in questo terribile periodo: penso ai tanti momenti di riflessione guadagnati, nei quali abbiamo potuto avere tutto il tempo di porci delle domande".

Qual è il suo rapporto con Bologna?

"Bello, anzi, bellissimo: è sempre un piacere essere qui. Nell’ultima decina d’anni sono venuto diverse volte con l’Orchestra di Santa Cecilia. Poi tre anni fa, nel dicembre del 2017, insieme a Luigi abbiamo suonato proprio per Musica Insieme. I vertici stavano trattando già da tempo con il nostro manager una data per le prossime stagioni. Poi è arrivata la tragedia del lockdown... Ma nel bel mezzo dell’estate, all’improvviso, ci si è liberata la data del 19 settembre. Abbiamo subito pensato di proporla agli amici bolognesi che l’hanno presa al volo, con quel pizzico di incoscienza che caratterizza gli organizzatori più brillanti e dinamici".

E ora sentiamo Luigi Piovano. Da solista suona solo o soprattutto con Pappano?

"Naturalmente ho un’attività solistica abbastanza intensa, che ormai deve fare i conti anche con il gran numero dei miei impegni come direttore. Per quanto riguarda il duo violoncello e pianoforte però, a parte casi rarissimi legati a situazioni particolari e contingenti, in effetti da quindici anni suono stabilmente con il maestro Pappano. Certo non è facile conciliare la mia agenda, già abbastanza folle, con la sua, che è completamente folle… ma in tutto questo tempo siamo sempre riusciti a ritagliare almeno due o tre date ogni anno per il duo. E a parte la grande amicizia che ormai ci lega, fare musica insieme a un artista del suo livello è per me un piacere irrinunciabile!".

C’è un cd da segnalare?

"Beh, la risposta è quasi obbligata: proprio in questi giorni l’etichetta Arcana mette sul mercato il primo cd del nostro duo, con le Sonate di Brahms e una piccola chicca della musica strumentale italiana di fine Ottocento: le due Romanze di Giuseppe Martucci. È un cd che ha una storia diversa, quasi opposta, rispetto a quella della maggior parte dei dischi che si fanno oggi: non nasce come progetto discografico ma dall’esperienza; al punto che Pappano dice spesso di associarle ormai all’idea di un viaggio musicale in Italia in compagnia di un caro amico".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro