L’accusa: omicidio premeditato aggravato dai futili motivi E adesso l’assassino di Chiara rischia 30 anni di carcere

Omicidio premeditato aggravato dai futili motivi, questa l’accusa contestata al sedicenne reoconfesso dell’omicidio di Chiara Gualzetti, da lunedì notte rinchiuso nel carcere del Pratello. Ma ora che cosa rischia? Il minorenne, codice penale alla mano, vede la pena diminuita ex lege dall’articolo 98. Inoltre la Corte costituzionale, attraverso la sentenza 1681994, ha affermato che l’articolo 31 Cost., in combinato disposto con l’articolo 27, impone un mutamento della funzione special-preventiva che, nei confronti dei minori, va letta in senso educativo e non rieducativo, poiché si tratta di un soggetto la cui personalità è in continua formazione. Sicchè, per un soggetto minorenne va escluso che il carcere possa in qualche modo essere un luogo adatto nel quale educare un minore reo, dal che l’illegittimità dell’ergastolo. Dunque la pena massima, laddove per un maggiorenne sarebbe previsto l’ergastolo, per un minore non potrebbe superare i 30 anni.

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