
Grande successo per il corso di lavorazione della pietra tenutosi al museo. La sindaca: "Alle nuove generazioni è stato tramandato un antico sapere".
Un ritorno agli antichi mestieri. Si è concluso il primo corso di introduzione alla lavorazione della pietra che si è svolto presso l’aula didattica dei Musei della Civiltà Contadina e dell’Emigrante a Monghidoro, grazie ad un finanziamento della Città Metropolitana inerente il bando sull’economia di prossimità, al quale hanno aderito l’Unione Appennino bolognese e l’Unione Savena-Idice ed alla collaborazione tra l’Associazione " Fulvio Ciancabilla- Gruppo La Bottega degli scalpellini" di Montovolo e l’Associazione "Oltr’Alpe" di Monghidoro. Le due associazioni hanno voluto organizzare questo primo corso di introduzione alla lavorazione della pietra per far conoscere prevalentemente ai giovani le nozioni di base per scolpire la pietra arenaria con l’intenzione di rivalorizzare questo materiale diffuso in Appennino. Ci sono state lezioni teoriche sulle caratteristiche geologiche della pietra arenaria e sugli aspetti storici della lavorazione della pietra arenaria ed i suoi utilizzi pratici sul territorio, e lezioni pratiche di disegno, incisione e scrittura sulla pietra, di bassorilievo geometrico e figurativo ed ogni partecipante ha realizzato e personalizzato la sua pietra con vere e proprie espressioni artistiche. "Questo corso - spiega la sindaca Barbara Panzacchi – nasce dal desiderio di trasmettere alle nuove generazioni l’antico sapere della lavorazione della pietra da parte degli scalpellini di Montovolo e di quelli di Monghidoro che lo hanno gestito e condotto in sinergia. Gli allievi hanno partecipato con grande entusiasmo e ora sono testimoni del patrimonio che l’arte della lavorazione della pietra ha rappresentato per il nostro Appennino e certamente si sono appassionati a quella che per loro potrebbe trasformarsi anche in una vera professione".
z. p.