Bologna, 9 febbraio 2023 – Si allungano di quattro o cinque mesi i tempi del cantiere al Pontelungo. La data prevista per il completamento del semi-impalcato di monte (marzo 2023) non potrà essere rispettata. Lo fa sapere Cleto Carlini, direttore del Dipartimento lavori pubblici del Comune, in risposta a un’interrogazione di Giulio Venturi, consigliere comunale e portavoce della Lega.
"Stimare il ritardo è alquanto difficile, anche perché permangono le variabili legate al meteo", spiega il dirigente. Che ipotizza quindi "la necessità di posticipare la fase di trasferimento a valle del cantiere tra luglio e agosto 2023".
Le lavorazioni "non sono ferme", risponde Carlini a Venturi, che aveva sollevato il dubbio di uno stop del cantiere. In questo periodo "sono in corso le ricostruzioni della muratura storica di sommità dei rostri e dei timpani, oltre alla realizzazione dei muri di sostegno".
Il problema riguarda la prossima fase dell’intervento. In cui sono previste "rilevanti lavorazioni inerenti" la fornitura e la posa del nuovo semi-impalcato in acciaio lato monte.
"Purtroppo però – commenta Carlini – la situazione geopolitica ha generato ripercussioni su approvvigionamenti e costi della materia prima". Costi a loro volta "responsabili di inevitabili ritardi sul cronoprogramma di cantiere".
Entro febbraio l’impresa incaricata "prevede di cominciare la fornitura dei conci del semi-impalcato in parola e quindi il loro montaggio", spiega ancora il dirigente di Palazzo d’Accursio.
E assicura che questa fase di posa "sarà efficientata per consentire, per quanto possibile e in sicurezza, un certo recupero parziale del tempo". Carlini stima però che "la data prevista per il completamento del semi-impalcato di monte supererà il mese previsto di marzo 2023". Slittando a luglio- agosto.
Il nodo è proprio l’acciaio, materia prima che da tempo scarseggia e che ha ancora prezzi altissimi. "Durante il periodo di tempo trascorso sino ad ora si è dato corso anche ad altre lavorazioni – spiega Carlini –, ma il carattere di preponderanza che gli acciai possiedono su questo intervento fa sì che anche il cronoprogramma delle attività risenta in maniera sensibile dei tempi legati a tali lavorazioni".
Venturi giudica "alquanto allarmante" la risposta di Carlini. Che "getta un’ombra sempre più cupa sulle maxi opere infrastrutturali previste nei prossimi anni, Passante e Tram in primis. Se per rifare un ponte ci si mettono anni, come è possibile realizzare entro la fine del mandato Passante e Linea rossa del Tram?. Queste opere saranno la pietra tombale per Bologna".
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