L’ex Faro si riaccende e diventa centro civico

La storica discoteca, chiusa da 20 anni, verrà riqualificata in spazio di aggregazione. Per il progetto la Regione ha investito 700mila euro

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Sta per riaccendersi la luce dell’ex Faro di Monghidoro, la storica discoteca che diventerà il primo vero presidio artistico-culturale del paese. Il secondo stralcio del progetto di riqualificazione, dal punto di vista edilizio e funzionale e delle annesse aree esterne, è stato finanziato con 560mila euro dal bando di rigenerazione urbana della Regione. Il primo stralcio, pari a 260mila euro, le cui opere prenderanno a breve l’avvio, era già stato cofinanziato attraverso i fondi riservati ai Comuni montani ed alle aree interne. Il bando regionale sulla rigenerazione urbana era teso a ridare nuova vita ad edifici ed aree pubbliche in disuso premiando interventi che non si limitassero unicamente al solo recupero strutturale ma che fossero anche attenti alla sua effettiva capacità di generare e ospitare nuove attività per far nascere spazi di comunità e nuove opportunità di sviluppo del territorio.

Il progetto presentato dal Comune di Monghidoro, infatti, consiste nell’attuazione di una vera e propria azione di rigenerazione urbana e sociale. L’immobile di vaste dimensioni, di proprietà comunale, è posto nelle adiacenze del centro di Monghidoro e si trova in stato di inagibilità da almeno 20 anni. Gli obiettivi del progetto presentato sono dunque quelli di riqualificare urbanisticamente e mettere in sicurezza l’immobile fatiscente e l’area esterna, creando anche un attraversamento pedonale con messa in sicurezza della strada adiacente, creare un centro di aggregazione da mettere a disposizione di giovani, associazioni locali, anziani e cittadinanza tutta ove potersi ritrovare, fare musica, utilizzare sala proiezioni, predisporre cucina per pranzi e cene sociali, allestire all’interno dei locali ristrutturati un museo permanente della musica, animare attività di tipo turistico e generare uno spazio coworking per giovani monghidoresi, cercando di creare sinergie tra di loro e nuove opportunità di lavoro, in considerazione del grave problema occupazionale esistente.

"Questo progetto ha l’intento di colmare la criticità legata alla mancanza assoluta di un centro polivalente nel quale i giovani, le numerose associazioni di volontariato presenti, gli anziani e la cittadinanza tutta possano fare "comunità" - dichiara il sindaco Barbara Panzacchi -. Esprimo, dunque grande soddisfazione per questo importante risultato".

Zoe Pederzini

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