"Cosa intende fare la Regione rispetto al progetto di valorizzazione del complesso di edifici (su una superficie di 8mila metri quadrati), ex Inail, nel comune di San Benedetto Val di Sambro, realizzato negli anni settanta e mai messo in funzione?". La richiesta arriva, con un’interrogazione, da Rete Civica. "Nel 1977 -si legge nell’atto- la proprietà passò alla Regione, che nel 1984 stipulò con l’Inail un contratto di comodato gratuito di 99 anni, con l’impegno di promuovere attività di studio, sperimentazione, produzione e applicazione di protesi specializzate e presidi ortopedici, tutte iniziative che non furono mai portate a termine". Nel 2017, sottolinea Rete Civica, "è stato approvato lo studio di fattibilità di Nomisma, che individuava come attività redditizia per un’ipotesi di valorizzazione dell’immobile la realizzazione del ‘Villaggio Alzheimer’, nel 2018 è stato siglato un accordo di programma tra Comune, Asp e Invimit (società Investimenti immobiliari italiani), grazie anche al lavoro e alla collaborazione dell’Ausl, per la piena valorizzazione dell’immobile, ma poi tutto si è fermato"’. Nel 2020, su mandato dell’assessore regionale, l’Ausl è stata incaricata per redigere il progetto organizzativo e funzionale per dare piena valorizzazione all’immobile costituendo un gruppo di lavoro interistituzionale, che ha formulato tre ipotesi: un centro per le patologie geriatriche e neurodegenerative (con un focus dedicato all’Alzheimer), alloggi ‘protetti’ e una struttura dedicata a interventi diversi di prevenzione e promozione della salute".
Rete Civica chiede quindi all’esecutivo cosa voglia fare e se intenda favorire la realizzazione di questo progetto.