L’Idice fa paura, argini più alti per contenerlo

Intervento da 2,5 milioni della Regione sulle sponde del torrente, dopo quelli nel tratto interessato dall’alluvione dell’autunno 2019

L’Idice fa paura, argini più alti per contenerlo

L’Idice fa paura, argini più alti per contenerlo

Difesa del suolo. Maxi-intervento per mettere in sicurezza il torrente Idice, nel comune di Budrio. In programma lavori da 2,5 milioni di euro, stanziati dalla Regione, per rialzare e rinforzare gli argini. Verranno realizzate opere nei pressi del ponte della Riccardina e di San Martino in Argine. Obiettivo, ripristinare la funzionalità idraulica del corso d’acqua e ridurre la permeabilità del terreno. Argini più alti e più solidi sul torrente Idice, per mettere in sicurezza il territorio in caso di piena. Nel comune di Budrio è pronto a partire il maxi-intervento da 2,5 milioni di euro finanziato dalla Regione, per ripristinare la funzionalità del corso d’acqua e ridurre l’esposizione al rischio di infrastrutture e centri abitati.

"Si tratta di un nuovo pacchetto di lavori di fondamentale importanza dal punto di vista idraulico, che si pongono in continuità con quelli già svolti negli anni scorsi – spiega Irene Priolo, vicepresidente con delega alla Difesa del suolo e alla Protezione civile –. Le opere, che proseguiranno per circa un anno, sono frutto di un’ampia attività di conoscenza del territorio, con rilievi topografici e indagini che hanno evidenziato le principali criticità da risolvere". In particolare, si punta alla salvaguardia di Budrio, Mezzolara, Vedrana e della viabilità sulla Strada comunale di via Riccardina e sulla provinciale Zenzalino Nord, preservando l’operatività del Canale emiliano romagnolo, in linea con quanto già realizzato tra i ponti Riccardina e San Martino in Argine in seguito alla rotta dell’argine dell’Idice dell’autunno 2019.

Il progetto prevede che a valle del ponte della Riccardina, si proceda all’esecuzione di un intervento di rialzo della sommità dell’argine per una lunghezza complessiva di circa 370 metri, a sinistra del torrente, e per altri 500 metri sulla sponda destra. Successivamente, per ridurre la permeabilità del terreno nell’argine destro a monte del ponte di San Martino, si realizzeranno diaframmi plastici, ossia barriere per ridurre il flusso dell’acqua lungo circa 380 metri a monte e 1300 a valle.

Altre opere pianificate sono il taglio e lo sfalcio della vegetazione nei tratti interessati, e la realizzazione di una difesa delle sponde in massi di circa 18 metri sulla destra del torrente, sempre a valle del ponte della Riccardina. Tutte le informazioni sui lavori in corso in Emilia-Romagna per la sicurezza del territorio si trovano sul sito: https:www.regione.emilia-romagna.itterritoriosicuro.

Zoe Pederzini