Sanità Bologna, liste d'attesa. Il nostro test: "La visita allergologica tra sei mesi"

Una utente di 53 anni: "Venerdì ho prenotato al Cup, ho avuto l’appuntamento a maggio. Non si può andare avanti solo con le urgenze"

Al Sant’Orsola a ottobre c’erano 141 pazienti in attesa dell’intervento alla prostata

Al Sant’Orsola a ottobre c’erano 141 pazienti in attesa dell’intervento alla prostata

Bologna, 25 novembre 2019 - "Non si può andare avanti solo a colpi di urgenza". È lo sfogo di una donna di 53 anni appena uscita da un punto Cup. "Il mio medico mi ha prescritto una visita allergologica e venerdì scorso ho prenotato: ho avuto l’appuntamento il prossimo 26 maggio al poliambulatorio di via Mengoli. E’ un’attesa di 6 mesi: è davvero troppo". Tutto parte da un’infiammazione dell’orecchio. "Ho avuto recentemente un’otite e sono stata costretta a prendere degli antibiotici. A causa di una reazione allergica ne ho cambiati tre e dal momento che non sono ancora completamente guarita dall’otite forse dovrò assumerne ancora. La visita allergologica mi serve anche per fare i test e capire quali sono i medicinali che posso prendere senza rischi. Ma se in questi sei mesi dovessi avere ancora bisogno degli antibiotici per qualsiasi altro motivo? Ne parlerò con il mio medico".

E da qui nasce la riflessione dell’utente sulle liste d’attesa. "Ci dicono che va tutto bene perché vengono escluse alcune prestazioni dal monitoraggio – osserva la donna – e quindi di quelle non se ne tiene conto, ma non ci sono visite o esami di serie A e altri di serie B, quando una persona ha bisogno non può aspettare dei mesi. Riconosco che siamo la sanità delle grandi emergenze, ma nel quotidiano non sempre le cose vanno bene. Si riesce ad avere gli appuntamenti in poco tempo solo se il medico di famiglia prescrive l’urgenza. Ma così a me non va bene e mi piacerebbe sapere a quanti altri è capitato di trovarsi di fronte a una situazione del genere".

A questo punto se, tra i nostri lettori, ce ne sono alcuni che hanno storie simili a quella che ci è stata segnalata possono scriverci a cronaca.bologna@ilcarlino.net . Francesca Novaco, direttore sanitario dell’Ausl, ammette, infatti, che la visita allergologica non è compresa nel monitoraggio regionale.

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Qualche cenno su altre due prestazioni, oggetto di una rilevazione di sabato, attraverso il fascicolo sanitario elettronico: per una visita reumatologica il primo posto libero è al Sant’Orsola martedì, mentre per una visita geriatrica bisogna attendere fino al 21 gennaio per avere un appuntamento all’ospedale Maggiore. "Mi risulta che a ottobre al Sant’Orsola erano 141 i pazienti in lista d’attesa per un intervento alla prostata, il cosiddetto K-Prostatico – punta il dito Daniele Marchetti, consigliere regionale della Lega – quindi parliamo di uomini con un tumore. E di questi, 121 pazienti, quindi pari all’86%, aspettavano l’intervento robot-assistito, al punto che l’Azienda ha deciso per l’installazione temporanea di un ulteriore robot chirurgico".

L’esponente del Carroccio va avanti: "A volte, inoltre, capita di sentirsi dire al Cup, per prestazioni diverse, che le agende sono chiuse e così non si ha una lettura reale delle liste d’attesa, perché le richieste di chi non riesce a prenotare non risultano a sistema". Dal Sant’Orsola replicano che "le liste d’attesa per l’intervento contro il tumore della prostata sono in una fase avanzata di rientro e a metà dicembre la situazione sarà ricondotta alla normalità, tanto che il robot temporaneo rimarrà fino ad allora. I robot stabili, invece sono due, uno al Policlinico e uno al Maggiore, come è previsto dal piano di integrazione metropolitano dell’urologia".

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