Lo Stato Sociale, il ritorno "Prima il tour, poi il disco"

Lo Stato Sociale is back. A modo suo, naturalmente. Quindi: a maggio 2023 esce il nuovo disco di inediti, che non succedeva dal 2017. Ma: prima dell’uscita il gruppo va in tour, tra marzo e aprile, e presenta il disco che nessuno potrà naturalmente cantare a squarciagola, perché non avrà ancora potuto ascoltare le canzoni, a parte il singolo che sarà rilasciato a gennaio. La strategia della band bolognese è ancora una volta all’insegna del "famolo strano", ma anche del ‘facciamolo come un tempo’, eppure nuovissimo.

C’è voglia, infatti, di tornare alle origini, almeno nell’atteggiamento che i cinque regaz, come ci tengono ancora a definirsi, hanno riattivato, demandando ai social senza filtri e a un comunicato, quello che hanno intenzione di fare e raccontare con L’atteso tour di anteprima di un disco bellissimo che toccherà, nelle sue 11 date, anche Bologna e il Tpo, il 25 marzo. E viene da chiedersi se il titolo dell’album non sia proprio Un disco bellissimo, perché ci starebbe perfettamente nella cornice sottosopra.

Nuovo corso quindi per Lo Stato Sociale che "è tornato e ha molte cose da dire". E lo farà, si legge ancora, "ripartendo dalle origini, con i tratti inconfondibili che lo hanno contraddistinto in tutti questi anni, senza paranoie o filtri: ironici, liberi, anticapitalisti e controcorrente". E poi: "Prima suoniamo il disco e poi lo pubblichiamo: vi assicuriamo che è bellissimo e pieno di noi, di voi e di quello che vediamo intorno. È la nostra visione del mondo, è il nostro parco giochi, è come eravamo, come siamo e come saremo. Saltateci addosso (sì suoneremo anche quelle vecchie)".

Il profilo Instagram da ieri è stato resettato nei contenuti, cancellando tutto il passato e ricominciando da capo. "Abbiamo scritto un disco (per Garrincha DischiIsland Records, ndr) – si legge – che farà inc... un po’ di persone, come dieci anni fa. Lo suoniamo solo per chi sarà in quei club, prima degli altri. Niente doppie, niente triple. Niente regole". E naturalmente prezzi popolari e foto e video da postare su You Tube, altrimenti è ‘no fun’, come cantavano gli Stooges.

Benedetta Cucci