REDAZIONE BOLOGNA

Lotta ai crimini in rete: 13 arresti e 386 denunce

L’attività del 2024 della Polizia postale: migliaia di siti monitorati

Polizia postale al lavoro

Polizia postale al lavoro

Contrasto alla pedopornografia online e al cyberbullismo, ma anche protezione dagli attacchi hacker per le infrastutture più sensibili, contrasto al terrorismo in rete e al Financial cybercrime: il 2024 è stato un anno impegnativo per la polizia postale di Bologna e dell’Emilia-Romagna, impegnata a combattere i crimini in quella giungla che è la rete e a portare avanti campagne di prevenzione, destinate in particolare ai più giovani, perché evitino di finire in queste maglie pericolose della rete.

In questo ambito, in particolare nel contrasto alla pedopornografia online, il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica regionale ha svolto 60 indagini, eseguendo 74 perquisizioni, 8 arresti e 89 denunce.

Inoltre, durante l’attività di monitoraggio della rete, sono stati analizzati oltre 1200 siti web, uno dei quali sequestrato e altri 28 inseriti nella black list per contenuti pedopornografici. La sezione operativa della Polpost ha dedicato particolare attenzione poi a tutte quelle forme di aggressione previste dal ‘codice rosso’, in particolare sui social: il Cosc Emilia-Romagna ha trattato 128 casi di sextortion (le cui vittime maggiorenni sono state principalmente uomini), 62 casi di diffusione non consensuale di immagini o video intimi (prevalentemente nei confronti di donne) e 7 casi di stalking; le attività d’indagine hanno consentito di denunciare 47 persone.

Il Centro Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche ha invece gestito circa 50 attacchi informatici significativi, diramando oltre 600 alert.

Inoltre, nell’ambito del rafforzamento delle sinergie tra pubblico e privato sono stati formalizzati due importanti protocolli, rispettivamente con Anci Emilia-Romagna e con Inalca Spa. Sul fronte della lotta al cyberterrorismo sono stati monitorati oltre 7.200 siti, 51 dei quali oscurati. Il lavoro di contrasto ai fenomeni del crimine finanziario online ha visto poi i poliziotti impegnati in 1.644 indagini, che hanno portato a 22 perquisizioni, 5 arresti e 250 denunce.

Un lavoro di repressione che si affianca alla prevenzione, portata avanti con campagne come ‘Pillole di cybersicurezza’ che coinvolge partner pubblici e privati, come l’aeroporto Marconi, il centro commerciale Gran Reno e il gruppo Unipol Arena; e poi i progetti ‘Incroci’, ‘Una vita da Social’ e ‘Cuori Connessi’, che si aggiungono al Safer Internet Day e alla Cybersummer, per i ragazzi dei centri estivi.