PAOLO ROSATO
Cronaca

Lupi (Noi Moderati): "La Ue è a una svolta. E al centro ci sarà il Ppe"

Maurizio Lupi, presidente di Noi Moderati, apre al dibattito sulla modifica della Bossi-Fini e sull'immigrazione dignitosa. Auspica un'Europa forte e una politica pacifica. Evita polemiche e sostiene la riforma del premierato. Non vede le dimissioni di Toti come necessarie. Guarda alle Regionali in Emilia-Romagna con spirito competitivo.

Lupi (Noi Moderati): "La Ue è a una svolta. E al centro ci sarà il Ppe"

"Ci sono state delle anomalie, quindi mi sembra giusto che si possa aprire una riflessione sulla modifica della Bossi-Fini. Spero lontano dalle polemiche". È tempo di Europee, ma rimbalzano anche a Bologna i dibattiti più arroventati a livello nazionale e Maurizio Lupi, presidente di Noi Moderati, ieri al fianco degli alleati forzisti è tornato con decisione sul tema immigrazione. "Giusta l’apertura di Meloni sul tema, tenendo sempre fermi i due pilastri: ‘no’ all’immigrazione clandestina con difesa dei confini europei, e lavoro qualificato che possa entrare in Italia formato, con dignità – dice l’ex ministro, prima di abbracciare i candidati nel Nord-Est al Camplus Bononia –. L’accoglienza o è dignitosa e umana, oppure non è accoglienza".

Quello ai membri del Ppe è l’unico voto utile per lei?

"Siamo al termine della campagna e mi dispiace che si sia parlato poco del futuro dell’Europa e dell’Italia. L’Europa è davanti a cambiamenti epocali e serve una proposta politica che faccia da perno: questa svolta non può non arrivare dai Popolari. Mi auguro si possa costruire un’alleanza diversa con i Liberali e con i Conservatori".

L’Ue deve avere più peso come negoziatrice per la pace?

"L’unica strada che abbiamo davanti per costruire la pace è quella che ci spiegava De Gasperi tanti anni fa: da una parte l’identità nazionale che cede responsabilmente un pezzo di sovranità per un bene più grande, dall’altra il benessere. Resta il nostro sì per le armi all’Ucraina, ma solo per difesa e di fianco al lavoro diplomatico: l’Europa non è in guerra".

Offese leghiste al Colle, un episodio da evitare?

"Strategia legittima, ma a una settimana dalle elezioni eviterei di polemizzare con il presidente della Repubblica per conquistare qualche voto in più. Un consenso che si costruisce sull’emotività è sempre labile".

Riforma del premierato, il percorso la convince?

"La riforma ci ha convinto da subito. La condividiamo e la sosteremmo. Ci sarà da lavorare sulla legge elettorale e una riflessione sarà da fare anche sul ruolo del Parlamento".

Non la vede come una riforma anti-democratica, come dicono gli oppositori?

"No, mi auguro che l’opposizione cambi atteggiamento. E mi auguro che ci sia un confronto serio, senza che si agitino fantasmi sull’autoritarismo".

È arrivato il momento delle dimissioni per Giovanni Toti?

"No, Toti ha sempre governato con correttezza e legittimità, spetta ora alla magistratura fare luce. Mi auguro che dopo le Europee ci sia una riflessione da parte della magistratura se il presidente della Liguria debba rimanere agli arresti senza poter esercitare le sue funzioni".

Regionali in Emilia-Romagna, le piace il nome di Elena Ugolini per il centrodestra?

"La stimo, ma mi piacciono tanti nomi: stavolta dobbiamo davvero provare a vincere".