Ma il rettore chiude (quasi) la porta "Troppi ostacoli e costi esagerati"

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Rettore Giovanni Molari (foto), un vostro ex studente chiede di poter avere una proclamazione pubblica, per sé e per coloro i quali si sono laureati nel 2020 e nel 2021, durante la pandemia. È un passo possibile?

"Le dirò, questa cosa mi lascia molto perplesso".

L’ex studente sottolinea il "forte impatto economico su molte attività commerciali della città" che avrebbe il recupero di un ’graduation day’....

"Ultimamente ci si preoccupa molto delle manifestazioni con notevoli assembramenti di persone, anche per questioni di ordine pubblico, e adesso vogliamo fare arrivare a Bologna 100mila persone in un giorno?"

Avete compiuto una simulazione?

"Basta fare un rapido calcolo. Qui a Bologna laureiamo circa 15mila studenti l’anno. Nel biennio azzoppato dal Covid qualche laurea l’abbiamo fatta con relativa proclamazione, anche se non pubblica. Un calcolo preciso è infattibile, ma un evento del genere sarebbe complesso sia dal punto di vista tecnico, sia dal punto di vista economico. Oltre che logistico, ogni persona si porta dietro minimo cinque persone. Dove li mettiamo, come dicevo, migliaia e migliaia di partecipanti? E il post Covid è molto relativo, è una cosa complicata in sé per sé".

Ma una proclamazione fatta facoltà per facoltà, impegnando più giorni, non sarebbe lo stesso percorribile?

"Semplicemente moltiplicheremmo i costi da sostenere, il problema per me rimane".

La causa dell’ex studente è stata abbracciata anche da Confesercenti Bologna, il tema è proprio quella dei probabili notevoli incassi per i pubblici esercizi grazie alle feste di laurea. L’associazione ha posto la questione anche al sindaco.

"Secondo il mio punto di vista sarebbe molto più sensato risparmiare su quei costi, lavorando sulla riduzione delle tasse per gli studenti come stiamo già facendo. E aggiungo che, secondo noi, sarebbe più utile, anche da parte delle associazioni di categoria, pensare all’impatto che avrà a settembre il ritorno in presenza dei nostri studenti. È su quello che stiamo lavorando. La proclamazione i ragazzi l’hanno già avuta, ci sono diversi ostacoli a organizzare quello che ci viene chiesto".

Quindi chiudete definitivamente la porta?

"Stiamo valutando la richiesta che ci è arrivata, ma resto molto perplesso"

Paolo Rosato

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