Malamovida, i comitati: "Servono fatti, non parole"

Incontro fra residenti, sindaco e questore. "Il Comune non rispetta gli impegni"

Malamovida, i comitati: "Servono fatti, non parole"

Malamovida, i comitati: "Servono fatti, non parole"

Malamovida, spaccio, assembramenti nelle strade, inquinamento acustico e feste di laurea fuori controllo. Sono questi i temi affrontati ieri mattina nell’incontro tra i presidenti di associazioni e comitati del centro storico, il sindaco Matteo Lepore e il questore Antonio Sbordone. "Questi incontri – così Giuseppe Sisti dell’Associazione via Petroni e dintorni – sono sempre interlocutori. Quello di oggi (ieri, ndr) è stato particolarmente cordiale e costruttivo. Più che altro ci sono state rappresentate le problematicità di questi fenomeni e le conseguenti difficoltà che le istituzioni incontrano nell’affrontarle. Noi ne prendiamo atto con tanta pazienza, però auspichiamo che prima o poi vengano prese soluzioni più drastiche e incisive". Tra i temi elencati nel documento si fa particolare riferimento anche al "fenomeno inaccettabile" delle feste di laurea per strada "che tanto danno arrecano al decoro, all’igiene e alla vivibilità cittadina e alla sua immagine".

Il Coordinamento dei comitati – che il 29 aprile incontrerà il rettore Molari proprio per discutere di questo problema – punta il dito contro l’Università chiedendo all’Ateneo di "cominciare a farsi carico di quello che succede fuori dalle sue sedi. L’Alma Mater deve per forza prendere provvedimenti disciplinari e impedire che certi eccessi continuino a verificarsi".

I comitati, inoltre, si dicono "delusi" dal Comune perché non sono stati rispettati gli impegni presi nei mesi scorsi. "Servono misure anche impopolari", scrivono. E chiudono: "In mancanza di immediati e concreti provvedimenti, ci vedremo costretti a valutare altre modalità di tutela dei nostri diritti".

Sulla questione interviene il capo di Gabinetto, Matilde Madrid: "Nei prossimi giorni – sottolinea – si completerà la taratura delle centraline acustiche in centro storico, un impegno che avevamo concordato di mettere in campo. Il mese di aprile è sempre particolarmente delicato, con la ripresa della vita all’aperto, a cui si aggiungerà nelle prossime settimane l’inizio della programmazione estiva del Comune. Con i diversi comitati dei residenti abbiamo condiviso di avviare gruppi di lavoro su alcune zone, insieme al Quartiere, per promuovere la vivibilità e combattere il degrado, ad esempio come quello avviato sulla zona di Belle Arti e quello che partirà su Piazza Aldrovandi. Ringraziamo i cittadini per le loro segnalazioni, perché grazie a quelle riusciamo a portare avanti iniziative concrete".

Intanto, dopo anni di battaglie sulla vivibilità della zona universitaria e variegate attività messe in campo, si spegne la voce del Comitato piazza Verdi. A seguito della morte qualche mese fa del suo fondatore e storico portavoce, Otello Ciavatti, l’associazione di residenti si avvia a concludere il proprio percorso. Chiara Caravelli

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