Marelli, una vertenza che fa storia

Domani all’Auditorium Primo Maggio incontro pubblico con sindacati e istituzioni dopo l’uscita dalla crisi

Marelli, una vertenza che fa storia

Marelli, una vertenza che fa storia

È stata una vertenza simbolo, quella della Marelli di Crevalcore. E fa scuola un po’ come successo con l’ex Saga Coffee di Gaggio Montano. Per questo, Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil hanno organizzato un’iniziativa pubblica domani alle 17:30 all’Auditorium Primo Maggio di Crevalcore. L’obiettivo, spiegano i sindacati, è restituire alla comunità di Crevalcore, alle associazioni e ai movimenti i risultati ottenuti nella vertenza Marelli, raccontando i mesi di presidio davanti ai cancelli con foto, video e testimonianze.

"Questo straordinario risultato è stato il frutto della lotta delle lavoratrici e dei lavoratori dello stabilimento, ma anche della solidarietà e dell’intervento fondamentale delle Istituzioni locali e regionali", scrivono i sindacati in una nota. Che ricordano come la forza di "una comunità coesa e determinata può resistere anche all’arrogante strapotere di multinazionali senza scrupoli". A dimostrazione di questa "coesione", all’evento ci saranno anche il sindaco di Bologna Matteo Lepore e l’assessore regionale al Lavoro, Vincenzo Colla, che, più volte, ha ricordato come il successo della vertenza si arrivato soprattutto grazie al "gioco di squadra".

Del resto, come sottolineano le sigle, "oggi il futuro appare meno incerto, perché esiste una proprietà, Tecnomeccanica, disposta a investire, e a salvaguardare sia l’occupazione che il sito produttivo". Tecnomeccanica, con base a Novara, prevede per Crevalcore l’attività di fusione e lavorazione dell’alluminio. Contemporaneamente Invitalia, l’agenzia governativa per lo sviluppo d’impresa, sta completando la due diligence (l’attività di approfondimento dati e rischi connessi all’operazione, ndr) per confermare il suo sostegno. L’obiettivo, come ha annunciato un mese fa l’ad di Tecnomeccanica Simone Ferrucci, è partire da inizio giugno. L’investimento previsto è di 22 milioni. "In questa fase – spiega Mario Garagnani, responsabile automotive della Fiom-Cgil di Bologna – stiamo discutendo il piano sociale. E degli oltre 200 lavoratori Marelli, almeno 152 verranno assorbiti dalla nuova proprietà". Da quello che sta emergendo, "una trentina di operai è disponibile a trasferirsi in altri siti Marelli, mentre almeno una quindicina andrà in pensione anticipata. Insomma, alla fine delle operazioni, potrebbe non esserci alcun licenziamento incentivato", conclude Garagnani.

La crisi del sito di Crevalcore (che produce collettori di aspirazione aria e pressofusi di alluminio, componenti essenziali per i motori) è arrivata dopo il passaggio da Stellantis alla giapponese Calsonic Kansei, controllata dal fondo Usa Kkr, avvenuto nel 2018.

Rosalba Carbutti

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