Bologna, 1 ottobre 2024 – Il "#29settembre 1944, ottant’anni fa: a #Marzabotto 1.800 civili restano uccisi in un rastrellamento tedesco". Questo incipit, abbastanza irrituale nella scelta delle parole, ha fatto infuriare parecchie persone. L’irritualità è soprattutto nell’autore del post, la Camera dei Deputati, che due giorni fa alle otto di mattina a pubblicato questo post che peraltro rimandava al link degli "indici dei documenti declassificati dalla Commissione d’inchiesta sull’occultamento di fascicoli relativi a crimini nazifascisti". Ma è quel ‘restano uccisi’, laddove negli anni precedenti c’era il termine ‘trucidati’ da truppe naziste con la complicità dei fascisti, ad aver alzato un polverone sia sui social, sia a Montecitorio. A ribellarsi alla locuzione "inaccettabile" (non l’unico errore) è stato anche il deputato Andrea De Maria. "Ho letto con sconcerto e rammarico le parole del profilo X della Camera dei deputati dove si dice che i 1.800 civili di Marzabotto ‘restano uccisi’ – ha dichiarato De Maria –. Furono trucidati da truppe naziste guidate da fascisti complici. La storia non si riscrive e non lo fanno le istituzioni. Quelle nate dalla Resistenza e dalla lotta di Liberazione a cui dobbiamo la forza della nostra democrazia. Risulta errato anche il numero delle vittime che è stato certificato dal Comitato regionale Onoranze ai caduti di Marzabotto a 775, fra il 29 settembre ed il 5 ottobre 1944, come hanno correttamente riportato i presidenti Mattarella e Steinmeier. Come deputato ed ex sindaco di Marzabotto – ha continuato –, faccio appello al presidente Fontana perché la nostra istituzione dia ai cittadini le giuste informazioni su una pagina così drammaticamente significativa per la storia del Paese".
Stessa ribellione sotto al post sull’ex Twitter, c’è un fiume di commenti misto a un moto di indignazione. Tra i primi compare quello dell’europarlamentare Dino Giarrusso: "Non ‘restano uccisi’, vengono massacrati barbaramente da criminali fascisti e nazisti". Gli fa eco l’utente Valeria Bellagamba: "Furono massacrati dai nazisti con l’aiuto dei fascisti italiani". Claudio Piccolo chiama in causa Mattarella: "@Quirinale nulla da dire? Massacrati dai nazisti con la collaborazione dei fascisti". Maria Grazia Lombardi ci va già ancora più duramente: "Restano uccisi? Ma non vi vergognate? Sterminati bambini, donne, anziani, volontariamente dai nazifascisti". Il profilo ‘EfffEff’ mette in fila la storia: "Meglio conosciuto come eccidio di Marzabotto: 770 vittime di cui 216 bambini, 316 donne, 160 anziani dal 29 settembre al 5 ottobre. Nazisti e fascisti repubblichini della zona". Andrea Falivene utilizza una dolorosa constatazione: "‘Resta uccisa’ solo la verità, così".