Matis, rissa e lancio di bottiglie: doppio intervento della polizia a Bologna

Notte movimentata in via Rotta. Intervenuto anche il 118

L'intervento della polizia (foto di repertorio)

L'intervento della polizia (foto di repertorio)

Bologna, 30 aprile 2023 – Prima la rissa, scoppiata tra alcuni avventori. E, un paio d’ore dopo, un esagitato ubriaco che lanciava bottiglie contro i clienti della discoteca. La polizia è dovuta intervenire più volte, l’altra notte, alla discoteca Matis di via Rotta, per più segnalazioni arrivate direttamente dai ragazzi che si trovavano a trascorrere la serata ‘Vida loca’ nel locale.

Il primo intervento dei poliziotti è stato intorno alle 3, quando un ragazzo ha chiamato dicendo che delle persone si stavano picchiando. Quando la polizia è arrivata nel locale, la situazione si era già calmata. Erano però ancora presenti due ragazzi, con alcune escoriazioni, che sono stati identificati e dovranno essere ascoltati per chiarire cosa sia accaduto esattamente. Nella discoteca c’era anche personale del 118, chiamato dai feriti.

Un’ora e mezza dopo quell’intervento, gli agenti delle Volanti sono tornati di nuovo in via Rotta. Questa volta perché un ventunenne, probabilmente annebbiato e reso violento dai fumi dell’alcol, aveva iniziato a lanciare delle bottiglie di vetro contro gli altri clienti del locale, per fortuna sbagliando mira e finendo per colpire soltanto il pavimento. Anche il ventunenne è stato identificato e, al termine degli accertamenti della polizia, è stato denunciato per getto pericoloso di oggetti.

Appena un mese e mezzo fa, proprio per il ripertersi di liti e aggressioni in pista, il questore Isabella Fusiello aveva disposto la chiusura, per dieci giorni, della discoteca. La situazione della discoteca di via Rotta è da sempre molto discussa e complessa. I locale è da anni nel mirino dei residenti per gli schiamazzi dei ballerini nottambuli, parcheggi selvaggi e rifiuti del popolo della notte. È di aprile 2022, invece, la notizia che la discoteca avrebbe potuto traslocare dopo l’ok della proprietà, che aveva dato il benestare per la ricerca di una nuova sede, forse nella zona industriale del Centro Borgo. Ma sei mesi dopo è arrivata la battuta d’arresto.

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