Bologna, 11 settembre 2023 – "Questo è un vasetto di pesto di una nota marca italiana e questo è un vasetto di infiorescenze di Cbd di una nota marca italiana. Entrambe le aziende che producono questi vasetti possiedono la partita Iva, pagano le tasse e i dipendenti, rischiano capitale proprio”. Mattia Santori porta in consiglio comunale la cannabis legale e lo confronta con il tipico condimenti genovese: “"Entrambi sono legali e sono Made in Italy”
E poi il consigliere torna sulla proposta che ha fatto tanto scalpore nei giorni scorsi: "Lunedì, in seguito ad un decreto del Governo che di fatto classifica il Cbd tra le sostanze stupefacenti, ho proposto ai colleghi di visitare una delle aziende che abbiamo sul territorio - ricorda Santori - per capire con loro gli impatti economici di una norma che con gli operatori del settore non è stata discussa. Non mi sembra una richiesta nè rivoluzionaria nè provocatoria e so benissimo che sulla cannabis c'è un divario culturale da colmare, ma le dichiarazioni lette sui giornali in questa settimana hanno certificato in maniera plastica che sul tema regni una confusione sovrana".
Giusto dunque "rassicurare i consiglieri che pensano, parole testuali, che 'faremo una gita in una piantagione', che non vi porto in Amazzonia ma in zona Roveri e che al posto di Pablo Escobar incontreremo imprenditori che pagano le tasse e versano i contributi", aggiunge Santori. "Mi rendo conto che i pregiudizi siano più forti della realtà", continua il dem, "ma visto che sono testardamente convinto che ci troviamo di fronte ad un'ingiustizia economica prima ancora che culturale, cerco di spiegarvela nella maniera più semplice".