Bologna, 8 maggio 2022 - ‘Piazzetta Maurizio Cevenini, pubblico amministratore bolognese (1954-2012)’. È stata intitolata così l’area alberata tra mura di porta D’Azeglio, piazza di porta San Mamolo e viale Aldini. A dieci anni dalla scomparsa dell’indimenticato Cev – esponente del Pd amatissimo in città, ex consigliere comunale e regionale – "in questa targa c’è la promessa di portare avanti il patrimonio di valori e di presenza che Maurizio come amministratore pubblico dedicava alle persone. Il suo amore per Bologna", commenta il sindaco Matteo Lepore, intervenuto alla cerimonia.
"Con questa intitolazione – afferma Federica, figlia del Cev – Bologna rende a papà lo stesso amore che lui aveva per lei". Cevenini, ricorda la figlia, "viveva la politica a contatto con i problemi reali della gente, con la vita vera della città. Impegnato in un confronto sempre corretto, gentile e inclusivo".
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"Questo luogo è appropriato, perché la piazza era il suo ufficio", conferma Raffaele Donini, assessore regionale alla sanità, da sempre vicino alla famiglia di Cevenini. Ricorda i momenti in cui la figura di Cevenini veniva giudicata con una certa freddezza all’interno del partito cui aveva dedicato la vita. "Anni in cui noi più vicini a Maurizio non ci sentivamo accompagnati da tutti". Poi il ricordo di come il Cev incarnasse "la connessione sentimentale fra la politica e la città".
Piazzetta Cevenini sarà riqualificata, afferma il sindaco, "e diventerà un luogo di incontro per famiglie e bambini". "Un luogo di socialità, dove stare insieme – commenta Federica –. Come piaceva a papà".
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