Medicina, è morto il bambino investito mentre era in bici

Davide Marchese aveva 11 anni, si è spento al Maggiore. Era stato travolto il 9 ottobre. Lo piange tutto il paese

Davide Marchese e la sua bici riversa a terra

Davide Marchese e la sua bici riversa a terra

Medicina, 22 ottobre 2017 - Ha lottato tra la vita e la morte per 12 giorni con accanto i genitori che non l’hanno abbandonato un istante, ma non ce l’ha fatta. Si è spento, l’altra notte, nel reparto di rianimazione dell’ospedale Maggiore, Davide Marchese, il bambino di 11 anni che il 9 ottobre scorso era stato investito in via Gasperini, a Medicina (FOTO).

La vicenda del piccolo ha tenuto con il fiato sospeso l’intero paese: compagni di scuola, amici e parenti hanno sostenuto la famiglia durante il lungo ricovero all’ospedale. Il bambino era molto amato in paese: c’è chi lo ricorda con affetto e chi racconta di quanto fosse intelligente.

Studente brillante, suonatore di chitarra da quando aveva 5 anni, sportivo, piccolo calciatore, combattente di taekwondo, ricco di passioni, da ultimi magia e illusionismo, era carismatico, simpatico, comunicatore. Una famiglia modello i Marchese, persone perbene, che erano riuscite a infondere tutte queste doti anche nel piccolo Davide e nella sorellina Chiara, che adesso resta da sola.

Mancherà tanto l’11enne ai compagni di scuola, che aspettavano il suo ritorno e invece dovranno loro malgrado accettare una tragedia incomprensibile e inaspettata. A spezzare la vita del piccolo un destino crudele: il bambino stava girando in bicicletta in una strada secondaria del paese ed è stato investito da una 69enne di Medicina alla guida di una Fiat Panda. Al momento dell’incidente Davide si trovava sulle strisce pedonali. I genitori, Gennaro e Barbara, ieri di ritorno dall’ospedale, hanno manifestato il profondo dolore per la scomparsa del figlio, dimostrando, al tempo stesso, grande dignità.

La famiglia ci tiene a ringraziare tutti gli operatori sanitari, medici e infermieri del reparto di rianimazione dell’ospedale Maggiore, che hanno fatto tutto il possibile, come angeli amorevoli, per salvare la vita al piccolo Davide e per non farlo soffrire per le pene struggenti dovute ai danni subiti dal suo corpicino, e tutti coloro che nei 12 giorni all’ospedale, e anche dopo la terribile notizia, non hanno mancato di manifestare la loro vicinanza. Il sostegno di parenti stretti e amici è stato apprezzato dai genitori ed è la conferma dell’affetto che tutti provavano per il piccolo Davide. Anche il sindaco Rambaldi e l’amministrazione esprimono il loro profondo cordoglio.

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