Monte Sole invita la Meloni: "Se onora le vittime"

L’apertura di Cardi, presidente del Comitato che ricorda i caduti dell’eccidio nazifascista. "No, invece, a una visita per scopi politici"

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"Qualche preoccupazione c’è". Valter Cardi, presidente del Comitato onoranze caduti di Marzabotto, commenta così la vittoria del centrodestra trainato da Fratelli d’Italia. E spiega: "Penso che la memoria non si possa cancellare". Poi aggiunge: "Noi però siamo aperti e disposti a discutere e a confrontarci con tutti, perché i fatti non possono essere smentiti".

Cardi, sia pure con prudenza, apre al confronto. "La memoria non si può cancellare, anche se saremo distanti come idee politiche. Non possiamo chiuderci, non confrontarci con chi non la pensa come noi, limitarci solo al nostro pensiero".

Qualcuno gli chiede se inviterebbe Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, sui luoghi degli eccidi compiuti dai nazifascisti dal 29 settembre al 5 ottobre 1944. di cui domenica si celebra il 78° anniversario.

"Meloni a Monte Sole? Perché no? – risponde Cardi –. Se viene per rendere omaggio alle vittime bene. Per scopi politici invece no".

La "preoccupazione" espressa da Cardi riguarda possibili eccessi di frange estreme e nostalgiche della destra. Ma in generale, afferma, "gli italiani hanno voluto che questo sia il governo e noi ci affideremo a questo governo, facendo sentire forte la nostra voce, senza paura e augurando che lavorino per il Paese e non per loro stessi".

Domenica, mentre continua a infuriare la guerra in Ucraina, da Marzabotto verrà "lanciato un messaggio di pace e di dialogo – commenta Cardi –, perché solo così possiamo far tacere le armi e far ragionare le diplomazie".

Non è la prima volta che Marzabotto esprime preoccupazione nei confronti della destra. Nel 2003, la nomina di Enzo Raisi nel Cda della Scuola di Pace di Monte Sole scatenò vibrate polemiche. Raisi non era soltanto un assessore della giunta Guazzaloca, ma anche (e soprattutto) deputato e segretario provinciale di Alleanza nazionale.

"Qui tutti sanno che furono i fascisti a guidare i tedeschi lungo le pendici di Monte Sole. Non ci sono le condizioni perché" questa nomina "possa essere accettata. Il ricordo è ancora troppo forte", avvertì Cardi, allora assessore del Comune di Grizzana Morandi.

A volere significare un sentimento diffuso che – tra i famigliari delle vittime di Monte Sole, che si opposero alla nomina di Raisi, con una lettera diretta a Guazzaloca e una raccolta firme – sovrapponeva An al partito fascista di sessant’anni prima.

Raisi denunciò "la costante opera di linciaggio, morale e politico", cui fu sottoposto. Nel 2004 Guazzaloca perse le elezioni. Raisi rassegnò subito le dimissioni dalla Scuola di Pace nelle mani del neosindaco Sergio Cofferati: "Non mi ritengo idoneo a rappresentarla".

m. m.

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