Monteveglio, partita la demolizione della tettoia della discordia

Cala il sipario su un progetto iniziato tre anni fa. La minoranza esulta:. "È stato un grosso errore"

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Cala il sipario sul progetto di realizzare un’autorimessa per i mezzi della polizia locale sul retro del municipio di Monteveglio. Sono infatti iniziati da alcuni giorni i lavori di smontaggio della contestata struttura in acciaio (foto) realizzata ormai quasi tre anni fa nella piazza di questo centro storico della Valsamoggia.

Un cantiere bloccato non appena gli esponenti della minoranza di Civicamente Samoggia sottolinearono la mancanza del via libera della Soprintendenza ad un’opera che avrebbe modificato l’aspetto dell’edificio storico che per oltre un secolo ha ospitato il governo municipale.

Una vicenda che si è trascinata nel tempo fra esposti e interrogazioni, fino al parere contrario formalizzato lo scorso anno dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna.

Da qui la decisione del Comune di Valsamoggia di procedere allo smantellamento dello scheletro in acciaio. Un esito che dà ragione alle minoranze: "Una brutta storia, per la quale abbiamo fatto interrogazioni ed accesso agli atti. Secondo il Comune andava tutto bene e invece no – commenta il consigliere civico Simone Rimondi –. Oltre al cantiere abusivo ora si prefigura anche un danno erariale, che dovremo segnalare alle autorità. Questa opera progettata, iniziata, interrotta e smontata costerà una bella cifra ai cittadini di Valsamoggia. Chi paga?".

Parla di cantiere ‘non legittimo’ anche il capogruppo del M5s Stefano Colangeli. Mentre il sindaco Ruscigno chiarisce che "L’esito della procedure tecniche di verifica di vincolo hanno confermato che l’intera piazza non risulta interessata da tutela culturale tranne la piccola porzione nel retro del Municipio pertanto la struttura sarà riutilizzata in altra opera pubblica. A seguire si avvieranno le procedure per l’affidamento dei lavori per la riqualificazione dell’intera piazza, già finanziati".

g.m.

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