Casalecchio, morto dopo la piscina. Indagato un medico del 118

Soccorse il 24enne che morì dopo un malore alla Virgin. Gli avrebbe somministrato una dose eccessiva di sedativi e avrebbe fatto errori nelle manovre rianimatorie

Arian Nejatirad, il 24enne di Zola deceduto in palestra a Casalecchio

Arian Nejatirad, il 24enne di Zola deceduto in palestra a Casalecchio

Bologna, 1 agosto 2018 - Avrebbe somministrato a Arian Nejatirad, un ragazzo di 24 anni, disabile, soccorso in una piscina e morto poco dopo in ospedale, una dose eccessiva di farmaci sedativi, poi avrebbe fatto errori nelle manovre rianimatorie: in particolare avrebbe fatto in modo scorretto l'intubazione oro-tracheale, mettendo il sondino naso-gastrico nell'esofago anziché nella trachea.

È l'accusa che la Procura di Bologna muove a una dottoressa del 118 intervenuta quel giorno, il 10 gennaio, nella piscina 'Virgin' di Casalecchio di Reno: al medico è stato notificato un avviso di fine indagine per l'omicidio colposo del giovane, morto per arresto cardio-respiratorio da asfissia acuta da annegamento.

A queste conclusioni la pm Antonella Scandellari è arrivata sulla base della consulenza medico-legale affidata a Emanuela Segreto e Riccardo Ragazzi. La famiglia del giovane, assistita dall'avvocato Maria Marone, ha nominato i medici legali Giuseppe Fortuni e Gerardo Martinelli. L'indagata è difesa dall'avvocato Sabrina Di Giampietro.

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