Stretta contro la movida selvaggia: notti 'corte' in tutta la zona universitaria

Da Strada Maggiore a via Irnerio stesse regole di via Petroni: orario di chiusura al massimo all'una di notte

La movida in via Petroni (Foto di repertorio - Schicchi)

La movida in via Petroni (Foto di repertorio - Schicchi)

Bologna, 4 giugno 2015 - VIA PETRONI non sarà più un’eccezione. Dalla prossima settimana l’ordinanza che da anni stabilisce un regime orario straordinario per le attività della strada fracassona sarà estesa a tutta la zona universitaria. Cosa significa? Che da Strada Maggiore a via Irnerio tutti gli esercizi commerciali dovranno chiudere tassativamente entro l’una (più precisamente le 22 per i negozi di alimentari, le 23 per i laboratori artigianali come i kebabbari e l’una per i locali). In sostanza tutta la cittadella universitaria sarà ‘normalizzata’ seguendo le linee guida che hanno portato all’ordinanza ad hoc su via Petroni. 

La movida selvaggia sembra che non abbia dato tregua ai residenti nei giorni scorsi, facilitata dal clima estivo e dall’inizio degli eventi all’aperto. E così il Comune, consapevole che la gestione di piazza Verdi e dintorni rimane una ferita amministrativa aperta, ha deciso di dare una stretta ulteriore.

Stamattina l’assessore Matteo Lepore incontrerà, assieme ai tecnici, le associazioni di categoria (Ascom, Confesercenti, Confartigianato, Cna) per comunicare loro quali saranno le nuove regole che dovrebbero entrare in vigore già durante il weekend. Un’ordinanza, infatti, sarà emessa probabilmente questo venerdì, mentre un’altra arriverà lunedì.

LA SECONDA dovrebbe riguardare invece, in modo specifico, la vendita dell’alcol nei negozi alimentari. L’idea della giunta Merola è di portare in zona universitaria, senza nessuna modifica, la stessa ordinanza in vigore in Bolognina. Il provvedimento dispone la chiusura dalle 21 alle 7 degli esercizi di vicinato del settore alimentare e misto. Le deroghe saranno fatte concesse solo a chi l’alcol non lo vende proprio mai. Probabilmente rimarrà la possibilità di vendere alcolici «solo contestualmente alla vendita di cibo d’asporto con consegna a domicilio», come aveva spiegato il Comune presentando il provvedimento che ha colpito parte del quartiere Navile. Sarà comunque vietata l’esposizione degli alcolici in vetrina nei locali pubblici.

E’ FACILE immaginare le reazioni che scatenerà questa decisione della giunta. Da una parte i residenti, ben felici di poter avere un’estate un po’ più tranquilla e silenziosa, dall’altra studenti e locali, gli uni rivendicando il diritto al divertimento e gli altri quello al lavoro. Fatto sta che da molti mesi ormai si paventa l’estensione delle regole di via Petroni a tutta la zona, se non altro anche per una ragione di equità commerciale.

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