Multe, un triste primato Bolognesi i più ’stangati’

La sanzione media pro capite calcolata sul numero di abitanti è di 96 euro. Secondo i dati forniti dal ministero degli Interni, è la più alta in Italia

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Multe, i bolognesi sono quelli che pagano di più: infatti, con 96 euro, detengono il primato nazionale della sanzione media pro capite più elevata in base al numero di abitanti. Il dato, che si riferisce al 2021, emerge dai rendiconti sui proventi delle sanzioni stradali forniti dagli enti locali e pubblicati sul sito del ministero dell’Interno e che riguarda le ventuno principali città italiane. Per quanto riguarda invece gli incassi dalle sanzioni, nelle casse di Bologna sono arrivati esattamente 37.691.000 euro, collocandosi così al quarto posto della classifica guidata da Milano che, grazie alle multe stradali, ha incassato 102.685.000 euro. Fanalino di coda per gli incassi è Campobasso con poco più di 508 mila euro. Il report analizza anche la tipologia degli strumenti dai quali arrivano tali introiti che sono gli autovelox: anche qui Bologna detiene il suo bel quarto posto con 4.835.000 euro. Guida la classifica sempre Milano con 12.978.000 euro, mentre una metropoli come Napoli, dagli autovelox, incassa solamente 27.275 euro. Altra curiosità relativa a questi strumenti di rilevamento della velocità è nella città di Perugia, Campobasso, Catanzaro e Bari dove gli incassi sono pari a zero. O non ci sono gli autovelox oppure i cittadini sono particolarmente ligi al rispetto del Codice della strada.

Tornando all’importo medio pro capite delle sanzioni che vede la nostra città in cima alla classifica con i suoi 96 euro, dai dati forniti dal Ministero si vede che al secondo posto c’è Milano con quasi 75 euro, seguono Genova con 62 euro, Firenze con 58 euro, Torino con 50, Bolzano con 45. Nella parte bassa della classifica, all’ultimo posto per sanzioni ci sono Catanzaro, Napoli e Campobasso con poco più di 10 euro, seguite da Palermo con 15 euro. Secondo il report, le multe stradali in queste ventuno città, hanno generato un tesoretto da circa 400 milioni di euro annui, di questi quasi 47 milioni tramite strumenti automatici di controllo della velocità.

Per sfuggire al controllo degli autovelox o ad altri impianti di sorveglianza di accesso alle città, qui passiamo a una curiosità di cronaca, il proprietario di una Mercedes, un uomo di 32 anni, ha trasformato la F della targa posteriore in una E, applicando del nastro isolante nero. E così addio multe. L’espediente in effetti funzionava, ma alla fine il conducente dell’auto è stato pizzicato. Risultato? Una denuncia, oltre 2.000 euro di sanzione e sequestro del veicolo. A raccontare la vicenda è la Polizia locale dell’Unione di Comuni Reno Galliera: "Non è sfuggito all’attento controllo di una nostra pattuglia che, nei giorni scorsi, era ad Argelato".

Monica Raschi

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