L’auto che esce di strada e comincia una lunga terribile carambola nei campi di Castel Guelfo nel Bolognese. Sono gli ultimi istanti di vita di Saimir Hoxha, morto nella serata di ieri nell’abitacolo di una Toyota Yaris presa a noleggio. Il terribile schianto che non ha lasciato scampo al trentacinquenne di origini albanesi, residente nel Pisano, è avvenuto intorno alle 19 su via Medesano, poco dopo l’incrocio con via Modoni. Secondo le prime ricostruzioni effettuate dai carabinieri di Castel Guelfo, il povero Saimir avrebbe perso il controllo del mezzo in prossimità di una curva piuttosto pericolosa. A quel punto, l’auto, sarebbe uscita di strada scivolando giù per la scarpata a lato della carreggiata.
E’ qui che avrebbe iniziato a ribaltarsi. Una, due, forse anche tre volte, prima di arrestare la sua corsa tra i campi. Una carambola che si è poi rivelata letale. A nulla è infatti valso l’intervento tempestivo dei sanitari del 118. Ambulanza e automedica hanno raggiunto in pochi minuti il luogo dell’incidente, ma purtroppo, per Saimir non c’era più nulla da fare. In auto con lui un passeggero di 37 anni che è stato portato all’ospedale maggiore di Bologna in codice di media gravità, non dovrebbe essere in pericolo di vita. Per quanto accaduto è arrivato anche il rammarico del sindaco di Castel Guelfo, Claudio Franceschi, il quale, ieri sera, appreso del drammatico fatto si è recato sul posto per capire cosa fosse successo: "Facciamo, a nome mio e dell’Amministrazione, le nostre più sentite condoglianze alla famiglia del ragazzo. Vi siamo vicini nella vostra tragedia".
Poche ombre al momento sulle possibili cause dell’incidente. Stando ai primi accertamenti infatti, sembra che il giovane possa aver fatto tutto da solo, perdendo in pochi attimi il controllo della vettura.
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