Musica, danza e arte: ecco il festival ’Collagene’

Torna il progetto di ’proteine culturali’ rivolto ad artisti di varie discipline. Nato nello spazio Das in via del Porto, propone contaminazioni e ricerca

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E’ una certezza per Bologna: i festival non finiranno mai di nascere e crescere, perché sotto le Due Torri ci sono le proteine culturali giuste per ispirare e dar vita.

Pare proprio dire questo ’CollageneProteine culturali’ che dal 14 ottobre al 16 dicembre prenderà vita allo spazio Das-Dispositivo Arti Sperimentali, luogo di ricerca polifunzionale di via del Porto. Si tratta della seconda edizione della manifestazione che preferisce evitare la parola ‘evento’ (non male come scelta) e parlare invece di ’restituzione’ di ciò che nasce dalle residenze artistiche e che poi va a nutrire parte del programma della manifestazione. Si tratta quindi di aperture pubbliche per una rassegna che intende porre l’attenzione sui temi collettivi e di attualità "attraverso le poetiche e gli sguardi delle artiste e degli artisti coinvolti che rileggono il panorama sociale, politico e culturale attraverso visioni nuove", come spiegano gli organizzatori.

Sono 13 i progetti proposti tra performance e installazioni site specific tra musica, danza, teatro, poesia, arte visiva e sperimentazioni sonore e di questi, sei sono stati selezionati tramite la call pubblica che Collagene ha aperto lo scorso giugno: ‘Memes for Futurepresent’ di Filippo Boi, installazione multimediale interattiva che indaga il rapporto tra mondo fisico e digitale, è tra questi lavori chiamati tramite call e sarà nella stessa serata di apertura della rassegna, il 14 ottobre, con il concerto dei Comaneci, gruppo del nostro territorio che presenta il nuovo album ’Anguille’. Il 28 ottobre, il danzatore e coreografo Fabrizio Favale presenterà in anteprima ’Danze Americane’, un assolo che articola la danza moderna e postmoderna americana in libere e sperimentali possibilità di sviluppo. Per questo appuntamento, inoltre, si potrà vedere l’installazione performativa Battiti Performance di Federika Ponnetti che ha avuto il sostegno dell’Emilia-Romagna Film Commission per la realizzazione di un documentario sul progetto.

Il terzo appuntamento sarà l’11 novembre, con due progetti che indagano entrambi lo spazio fisico ma attraverso linguaggi differenti: il primo è una performance teatrale dal titolo ’Woe–Wastage of Events’ di Giacomo Lilliù, Lapis Niger e il collettivo Ønar; il secondo, ’Tundra’ di Jacopo Casamenti, è invece un progetto installativo site-specific che l’artista cucirà su misura per lo spazio Das.

Affollato il 18 novembre: Astolfo 13 propome una riscrittura dell’Orlando Furioso; ’Rapsodia’ di Athena è un viaggio nelle forme e nei colori mentre il Collettivo Soniche 22 propone la ’restituzione’ della residenza gestita a Modena. Per per il penultimo appuntamento, il 2 dicembre, un ring farà da scenografia all’installazione sonora Boxe di Federico Pipia e Andrea Trona. si chiude il 16 dicembre con A vasistas di Sissj Bassani e 90bpm di Matteo Balasso.

Benedetta Cucci

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