"Nessun caso di coronavirus all'hotel Olimpic di Castel Maggiore"

I vigili del fuoco intervenuti per i soccorsi a un uomo febbricitante. "Il tampone per il Covid ha dato esito negativo"

L'intervento dei vigili del fuoco a Castel Maggiore (foto VV FF)

L'intervento dei vigili del fuoco a Castel Maggiore (foto VV FF)

Bologna, 9 aprile 2020 - "Nessun caso di Coronavirus all'Hotel Olimpic di Castel Maggiore". A sostenerlo è l'avvocato Chiara Lodi, per conto della società 'Valter e Luisa Frabetti srl' che gestisce l'hotel Olimpic in Castel Maggiore, via Galliera. Alcuni giorni fa, infatti, i vigili del fuoco erano intervenuti nel suddetto hotel, secondo quanto dichiarato dagli stessi pompieri in una nota stampa, "per assistere i sanitari che stavano trasferendo in ospedale una persona con presunti sintomi da SARS Covid19".

"All'hotel Olimpic una persona si è sentita male - ricostruisce e precisa i fatti l'avvocato Lodi -. Si trattava di una persona di corporatura tale da non poter essere spostata con una normale barella del 118. Era necessaria, per il trasporto, una "toboga", una speciale barella in dotazione ai vigili del fuoco. Per questa ragione gli stessi sono stati chiamati e sono intervenuti".

I vigili del fuoco, sempre nella nota stampa, avevano scritto che erano "intervenuti con una squadra SAF (speleo alpino fluviale) e con il supporto della squadra NBCR (Nucleo chimico, batteriologico, chimico e radiologico) per la vestizione degli operatori, per la bonifica dei locali e per le operazioni di decontaminazione dei soccorritori".

Secondo l'avvocato Lodi "l'intervento dei vigili del fuoco è stato determinato esclusivamente dalla necessità di avere uno strumento appropriato per trasportare il malato. Poiché il malato era esanime ed aveva un poco di febbre, il medico del 118 ha, correttamente, avviato il protocollo previsto per evitare il contagio da Covid19, pur non ritenendo, dai sintomi, che il malato fosse effettivamente afflitto da coronavirus".

I vigili del fuoco, "intervenuti, come detto, unicamente per fornire lo strumento per trasportare il malato, non hanno provveduto ad alcuna sanificazione dei locali, non necessaria (i locali, lo si precisa, sono comunque mantenuti regolarmente sanificati a causa dell'attività che in essi si svolge).  La persona malata è stata, come richiesto da protocollo, sottoposta a tamponi che hanno escluso l'esistenza di Covid19", conclude l'avvocato Lodi.

 

 

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