"Nessun piano criminale"

Il legale ricorrerà al Riesame "Misura cautelare sproporzionata, non sono delinquenti"

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"La misura degli arresti domiciliari mi pare sproporzionata. I miei assistiti non sono dei delinquenti e avremo modo di dimostrarlo".

L’avvocato Lamberto Carraro, legale dei coniugi Marina Marchesini e Marco Simoni, indagati per la bancarotta fraudolenta delle società gestrici del ristorante Nonno Rossi nell’inchiesta affidata alla Guardia di Finanza, è pronto ad andare al Riesame, per chiedere la revisione della misura cautelare. "I miei assistiti sono dei lavoratori – spiega il legale –. In questi anni hanno dovuto affrontare un congiuntura economica difficile, resa ancora più complessa dalla necessità di trasferire l’attività dalla storica sede a Borgo Panigale a quella nuova a Pontecchio Marconi. Erano da un anno lì, avevano ripreso a ingranare con tutte le fatiche che una simile situazione porta, quando su di loro si è abbattuta l’ultima crisi generata dall’emergenza sanitaria da Coronavirus, per cui hanno dovuto anche chiudere il ristorante".

L’avvocato Carraro, in particolare, non accetta che si parli di "disegno criminoso", ritenendo invece che i suoi assistiti si siano trovati coinvolti in "una serie di sfortunate vicissitudini. Ci sono vari motivi per cui una società si può trovare in stato di difficoltà – dice –. Da qui a parlare di disegno criminoso ce ne vuole. È un’accusa sconcertante, ma sono fiducioso che riusciremo a dimostrare, in sede di Riesame, l’infondatezza dell’impianto accusatorio".

Intanto, il ristorante di Pontecchio Marconi non cessa però la sua attività: "L’attuale ristorante – conclude l’avvocato – è avulso da ogni contesto legato alle precedenti società. E’ un ristorante di assoluta qualità che va preservato".

n. t.

 

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