"No vax agli hub a Bologna, li denunciamo tutti"

Il direttore generale Bordon (Ausl): "Siamo stanchi di perdere tempo, problemi continui". Decreto di condanna per il vice questore sospeso

All’hub di Casalecchio si era presentato con un legale il poliziotto sospeso dal 7 gennaio

All’hub di Casalecchio si era presentato con un legale il poliziotto sospeso dal 7 gennaio

Bologna, 10 febbraio 2022 - In origine sono stati un vicequestore di polizia e un sottufficiale della Guardia di finanza. Entrambi ancora sospesi dal servizio e indagati (il primo recentemente stangato) per interruzione di pubblico servizio negli hub vaccinali di Casalecchio e della Fiera. Oggi, purtroppo, i casi sono diventati pressoché giornalieri. "E noi – chiosa Paolo Bordon, direttore generale dell’Ausl – siamo stanchi di perdere del tempo con questi No vax. E ogni caso che si ripete lo segnaliamo e lo denunciamo immediatamente alle autorità competenti".

Tamponi rapidi in Emilia Romagna: gratis per tutti, ecco in quali casi DECRETO PENALE Dove eravamo rimasti? Inizio gennaio, il casus belli: Giuseppe Accroglianò, vice questore aggiunto e numero due delle Volanti della Questura, si presenta all’hub vaccinale di Casalecchio con tanto di carta per la somministrazione e un legale, ponendo moltissime domande al medico di turno con l’effetto finale di creare coda per gli utenti e uno stop al lavoro dei sanitari. Dall’altra parte del tavolo arrivano precise risposte, ma che non soddisfano il poliziotto il quale prende il cellulare e chiama il 112. L’intento è chiaro: un carabiniere deve intervenire per cristallizzare la scena. Ma quale scena? Molti No vax hanno già messo in atto questa pratica con un intento duplice: perdere tempo e dimostrare che il medico non sarebbe stato abbastanza preparato, dunque non in grado di vaccinarli. Insomma una sorta di liberatoria alla non immunizzazione. Una vicenda che oggi la Procura ha chiuso presentando il conto all’ufficiale. Tradotto: decreto penale di condanna, uguale pena pecuniaria, che lo stesso avrà facoltà di impugnare davanti al gip con l’avvocato Alessandro Ariemme il quale, contattato ieri, spiegava di non aver ricevuto ancora nessun atto. Il poliziotto dal 7 gennaio è sospeso, non per l’espediente utilizzato all’hub, bensì per la mancata vaccinazione obbligatoria dal 15 dicembre per le forze dell’ordine. Provvedimento tutt’ora attivo. VERSO LA CHIUSURA Così pure per Lucio Ferri, sottufficiale della Finanza, autore di un simile blitz avvenuto in Fiera. Il militare, sempre i primi di gennaio, si è presentato, con regolare appuntamento, all’hub. Lui era però solo, senza avvocato al seguito. Ma ha comunque messo in atto la stessa strategia fatta di domande a raffica che solitamente si concludono con la richiesta che venga messa per iscritto la presunta incompetenza dei medici vaccinatori. E per cristallizzare la scena, aveva chiamato la polizia. Per lui la Procura è in procinto di chiudere l’indagine. «ORA BASTA» Da quel giorno però i casi ’gemelli’ sono diventati tantissimi, come spiega il direttore dell’Ausl Bordon: "L’ultimo giovedì, in mia presenza in Fiera – ricorda il dg – con protagonista una donna insieme a un avvocato. La frequenza di queste situazioni è pressoché quotidiana, tutte però le stiamo denunciando. Creano disagi, e fino a qualche settimana fa, con gli hub stipati, facevano perdere 20-30 minuti ai medici del triage creando code". LO SDEGNO Ma l’amarezza e lo sdegno del dirigente sanitario è rivolto anche nei confronti dell’episodio di Baricella dove un operatore dell’ambulatorio tamponi di via Europa è stato aggredito dalla mamma di un bambino perché non credeva alla positività del test. "Un episodio inqualificabile – chiosa Bordon – che mortifica. Come quelli avvenuti a Monterenzio con alcuni medici insultati e aggrediti a loro volta per aver seguito la scienza, costretti poi ad abbandonare il posto. Fino a qualche tempo fa tutti i sanitari erano eroi, oggi diventano nemici da colpire. Questa pandemia si porterà dietro varie macerie sociali". COPERTURA Intanto la campagna vaccinale continua a gonfie vele, con una copertura che ieri superava il 92% della popolazione. "Primi in regione e tra i primi in Italia. Resta l’amarezza per i numeri che provengono dalla fascia 5-11 anni che non hanno raggiunto ciò che ci eravamo prefissati. Ma restiamo fiduciosi". Tornando ai No vax, una coppia bolognese ieri è stata denunciata dalla polizia a Faenza per scritte contro i vaccini nella Bassa Romagna.

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