Nuova Ztl, un piano che non piace

Il progetto ha suscitato proteste trasversali, mal di pancia, mugugni anche nell’area politica che ha votato la maggioranza di sinistra che governa il Comune. Il progetto, se andrà in porto, dovrebbe divenire operativo nel 2026 verso la fine del mandato dell’attuale giunta. Tuttavia a poco più di un mese dalle elezioni dopo la caduta del Governo di Mario Draghi un’uscita del genere certo non giova al Pd e dintorni anche se in settembre si vota per le elezioni politiche e non amministrative. Insomma diciamola tutta, un mezzo scivolone su cui adesso si tenta di stendere un velo di silenzio. Vale la pena di tornare su questo argomento perchè le proteste non si placano. E’ ovvio che da qui al 2026 saranno ancora una minoranza gli automobilisti dotati di auto ibride o elettriche dato che i prezzi di acquisto sono ancora molto alti. Peraltro il progetto, buono nelle intenzioni ma sbagliato nella tempistica, è in evidente contrasto con l’operazione - Passante che allargando di poco e non in modo strutturale le corsie della tangenziale manterrà accanto alla città un flusso di traffico molto sostenuto con un alto tasso di inquinamento. Insomma una strategia ambientale zoppicante. Il risultato, se passa il piano,è alla fine dei conti che entrerà in città all’interno dei viali chi è disposto a pagare una “tassa di soggiorno” dedicata agli automobilisti. Forse è meglio che la giunta comunale rifletta meglio sul da farsi.

mail: beppe.boni@ilcarlino.net, voce.lettori@ilcarlino.net

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