Occupazioni a Bologna: in dieci giorni sette spazi presi, la mappa

Collettivi e anarchici tornano a ‘invadere’ immobili. Il sindaco Matteo Lepore sul ‘Radical Housing Project’ di via Raimondi: “Sono iniziative politiche”. Opposizioni all’attacco

Bologna, 20 aprile 2023 – Dieci giorni, sette occupazioni. In questa turbolenta primavera, in città sono tornate a gemmare le occupazioni. Da quelle brevi degli istituti scolastici. A quelle a tempo ‘indeterminato’, germogliate in ambiente antagonista e anarchico. Le prime, alla vigilia di Pasqua, sono state le ragazze della Vivaia Tfq, realtà in cui convergono anime femministe, anarchiche e antagoniste, che hanno preso casa in un ex vivaio in via della Certosa.

Occupazioni a Bologna: ecco la mappa
Occupazioni a Bologna: ecco la mappa

Una settimana dopo, venerdì scorso, è stata la volta di un’ex concessionaria di via Agucchi, uno degli immobili espropriati per la realizzazione del Passante, preso da un gruppo eterogeneo di attivisti ambientalisti contrari proprio alla realizzazione dell’infrastruttura. Anche qui, tra i promotori dell’iniziativa, non mancano volti noti dei collettivi e dell’area dell’ex Xm24.

Infine ieri, l’ultima - per il momento - puntata, con l’occupazione abitativa a firma Plat di un palazzo di Asp di via Raimondi (video).

A queste, vanno aggiunte le occupazioni scolastiche: il Piercrescenzi Pacinotti, liberato ieri; la sede distaccata del liceo Da Vinci, in via Panfili, con gli studenti che oggi dovrebbero ‘deporre le armi’ e da domani tornare tra i banchi; e poi la succursale delle Laura Bassi in via Broccaindosso, con l’occupazione di Luna (costola studentesca di Labas) e il liceo artistico Arcangeli.

"Mi paiono iniziative politiche e come tali vanno prese", ha commentato, in maniera sintetica, il sindaco Matteo Lepore, riferendosi al ‘Radical Housing Project’ di via Raimondi. Meno stringate le opposizioni: "Siamo di fronte all’ennesima occupazione abusiva in città – sono le parole di Francesco Sassone di Fratelli d’Italia –. Per giunta questa ai danni di un immobile pubblico di Asp, che ci risulta in fase di riqualificazione allo scopo abitativo. Quindi, i collettivi, con i soliti modi democratici, occupano un immobile che è destinato ad abitazione. Con il silenzio complice del Comune, proprietario di Asp. È questo il tanto decantato piano per la casa di Lepore? Occupazioni a tutto spiano?".

"Ma quale ‘Radical housing project’, ma quale cooperativa di abitanti: bisogna riportare ordine e legalità" dice il consigliere regionale della Lega, Daniele Marchetti. "Il nostro progetto di legge sulle case popolari – spiega – prevede anche di monitorare il fenomeno delle occupazioni abusive, partendo da un assunto incontrovertibile e ragionevole: chi infrange le normative non può poi pretendere di avere un alloggio popolare, passando davanti a chi si è sempre comportato correttamente".

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