Occupazione a Bologna, presa palazzina: “Entrate decine di famiglie con 33 bambini: sono i nuovi poveri”

In Bolognina blitz degli attivisti per l’emergenza abitativa di Plat. “Ho contratto a tempo indeterminato, ma non trovo casa: mia moglie è incinta e ho due figli piccoli”

Bologna, 19 aprile 2023 – Continua la nuova ondata di occupazioni a Bologna: dopo lo spazio sociale “Vivaia” che ha preso casa in via della Certosa e l'incursione "anti Passante" in via Agucchi, si aggiunge oggi un'occupazione in zona Bolognina: un "condominio sociale", lo definiscono gli attivisti di Plat, costola per l’emergenza abitativa di Crash, annunciando la novità via social. A essere occupata è una palazzina di via Raimondi 41, in Bolognina, che diventa così un “condominio sociale”, ribattezzato “Radical housing project”.

La casa occupata in via Raimondi a Bologna (foto Schicchi)
La casa occupata in via Raimondi a Bologna (foto Schicchi)

Dentro il palazzo, da questa mattina, ci sarebbero già un centinaio di persone. "Decine di famiglie e 33 bambini hanno trovato finalmente casa – spiega Luca Simone di Plat – in una palazzina del patrimonio pubblico vuota da anni: sarà auto recuperata e resa abitabile dai nuovi poveri: persone che hanno un lavoro eppure vivono in auto o comunque non trovano spazi nell’edilizia popolare che è insufficiente per fare fronte all’emergenza abitativa di Bologna”.

Simone annuncia per domani, giovedì 20 aprile, una assemblea pubblica nello stabile, durante la quale verranno illustrati anche le attività che prenderanno vita come corsi e incontri. Uno degli occupanti, Andy, spiega la sua storia: “Ho una moglie incinta e due figli di 3 e 5 anni: vivo a Bologna da 6 anni, ho il permesso di soggiorno e un regolare lavoro a tempo indeterminato. Guardano 1.200 euro al mese, ma non trovo casa: mi chiedono garanzie e fidejussioni che non posso avere. Ci siamo rivolti anche al Comune, ma ci hanno detto che non hanno spazi per noi, ma noi abbiamo bisogno di una casa”

Scrivono in un post su Facebook gli antagonisti: “L’attuale governo Meloni non solo non ha nessun piano casa, ma si sta muovendo con una serie di tagli a pioggia che attaccano in modo esplicito la possibilità per tantissime persone di costruire una vita dignitosa e bella rendendo inaccessibile economicamente o togliendo da sotto i piedi un elemento decisivo come quello della casa”. “Il governo Meloni ha tagliato i fondi per la morosità incolpevole, ma non ci sono abbastanza case popolari: chiediamo che queste forme di auto recupero siano legittimate”, conclude Simone.

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