"Ogni vita fondamentale, non siete soli"

Il cardinal Zuppi nella residenza per anziani Sant’Anna e Santa Caterina, martoriata dal Covid. "L’amore ha sconfitto il male".

Migration

di Nicola Bianchi

"Sarebbe bello darci la mano, abbracciarci e stringerci forte, ma come facciamo? Sapete una cosa? Alziamo il gomito come gesto di saluto...". E via di sorrisi, nonostante la copertura della mascherina, di parole dolci, di sguardi carichi di amore e tenerezza. Perché il cardinal Matteo Zuppi non dimentica nessuno, fuori e dentro la residenza per anziani Sant’Anna e Santa Caterina di via Pizzardi, ieri pomeriggio visitata in occasione della festa per i 145 anni della struttura. Stravolta dalla tempesta Covid-19, ma oggi nuovamente pronta a ripartire. "Il peggio è alle spalle – dice il presidente Gianluigi Pirazzoli, accogliendo Zuppi nel giardino ’vestito’ ad hoc per la santa messa –, il virus è sopito ma non morto. Abbiamo ripreso le visite con i parenti e dalla scorsa settimana anche i nuovi accessi. Già sei". Ogni anno, il 26 luglio, la struttura festeggia Sant’Anna, "mamma di Maria – ricorda Zuppi – e nonna di Gesù". "Il giardino, durante questo giorno, era sempre stipato di gente – aggiunge subito Pirazzoli –, quest’anno invece è un po’ diverso, ma siamo felici ugualmente".

Nessun parente, poco meno di un centinaio gli ospiti accompagnati dal personale per salutare e ascoltare il cardinale, accolto dagli applausi. E lui ricambia, si commuove, dispensa parole per tutti. "Qualcuno di voi – inizia – l’ha vista veramente brutta, altri purtroppo non ce l’hanno fatta". Poi rivolto al personale: "Questi ragazzi hanno fatto di tutto per proteggere le vite di voi residenti. E oggi il sole è tornato a risplendere". Tocca a Pirazzoli, prima della celebrazione, leggere uno a uno i nomi dei 25 anziani portati via dal virus: Teresa, Giancarlo, Maria, Elena, Modesto, Sergio, Dolores e tutti gli altri che "da lassù – sussurra Zuppi – adesso ci stanno proteggendo". Guarda il cielo, "che unisce noi qui sulla terra con i nostri fratelli. E ciò grazie a Gesù". Qualcuno annuisce convinto con la testa, una signora di 95 anni si commuove, altri sorridono di gioia. Quella "di ritrovarci insieme", dopo la "tempesta" che ci ha "reso più uniti e carichi di affetto". Soprattutto "ci ha insegnato le cose importanti della vita" e che "non possiamo prendere il male alla leggera". Un male che "ci voleva ingannare, ma alla fine è stato sconfitto" dall’amore "dei vostri figli, dei vostri nipoti, dei vostri pronipoti", continua Zuppi indicando due bisnonne in ’platea’.

"Abbiamo bisogno di stare insieme, ma quando ciò non è possibile, come durante i giorni più bui, non significa che l’amore non esiste più. Tutt’altro. Gesù è venuto apposta a visitarci e farci coraggio perché nessuno è e resterà mai solo". È venuto a dirci che "ogni vita è fondamentale", anche quando "pensiamo di non valere nulla. Siamo e siete – afferma con gioia durante l’omelia allargando le braccia – preziosissimi".

Oggi il Sant’Anna conta 190 ospiti, i volti delle donne e degli uomini che vi lavorano, sono tornati distesi, anche se il pensiero è sempre a chi non c’è più, colpito dal "maledetto virus", come lo chiamano dalle parti di via Pizzardi. "Siamo Covid free, – dice con orgoglio il presidente – ma continuiamo a usare ogni cautela". Mascherina, gel igienizzante, autocertificazione per ogni parente all’ingresso. "Abbiamo pregato tanto per voi – chiude il cardinal Zuppi – perché arrivasse questo giorno. E questo giorno finalmente è arrivato e siamo qui, di nuovo insieme".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro