Bologna, 20 aprile 2021 - Altre ossa e un cellulare, risultato essere quello in uso a Biagio Carabellò. Questo è quello che è stato trovato dai carabinieri e dall'equipe del medico legale Cristina Cattaneo, incaricata dalla Procura di Bologna nel canale di via Romita. Sono dunque sempre più forti gli elementi che portano a pensare che i resti umani trovati il 23 marzo appartengano effettivamente all'operaio 46enne scomparso dal novembre 2015
I carabinieri del Nucleo investigativo hanno lavorato tutta mattina nel canale di via Romita che, con l’aiuto dei vigili del fuoco, è stato prosciugato in cerca di ulteriori tracce e oggetti appartenuti al 46enne scomparso a novembre 2015 dalla Bolognina.
Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro