
Orrore Studentessa stuprata mentre fa jogging
di Zoe Pederzini
L’avrebbe avvicinata, sulla ciclopedonale di Ozzano, con la scusa di chiederle qualche informazione. Poi le ha afferrato i capelli, tappato la bocca, l’ha trascinata dietro a un cespuglio e l’ha violentata.
La ragazza, una studentessa ventunenne italiana, è stata trovata dai carabinieri in forte stato di choc, in lacrime, a terra, ma il suo coraggio nel raccontare quanto accaduto, anche nei minimi dettagli, ha permesso alle forze dell’ordine di arrestare il bruto. Si tratta di un ventiquattrenne marocchino, che ora è alla Dozza ed è indagato per violenza sessuale.
Ma torniamo ai fatti. È sabato 10 giugno e sono passate da poco le 18,30. La ventunenne si sta dedicando a un po’ di jogging sulla ciclopedonale di via Marconi. Il sole è ancora alto e il centro di Ozzano non è tanto distante da dove sono avvenuti i fatti. Mentre correva, la studentessa è stata avvicinata da un ragazzo, poi identificato nel ventiquattrenne nordafricano. L’uomo di statura media era in bicicletta e indossava un cappellino da baseball. Le ha chiesto qualcosa, poi, in una manciata di secondi, l’ha afferrata per i capelli e l’ha trascinata con la forza in un posto appartato dietro alla vegetazione. Qui le ha tappato la bocca con una mano e con l’altra l’ha costretta a subire una violenza sessuale. L’ha lasciata lì a terra e si è dileguato verso la periferia del paese, verso la stazione ferroviaria.
Sono stati avvisati i carabinieri, che sono arrivati sul posto con una pattuglia: la ragazza era seduta a terra che piangeva. Dopo averla tranquillizzata e averla consegnata nelle mani dei sanitari del 118, sopraggiunti poco dopo, i militari si sono subito messi alla caccia dell’uomo.
La ragazza è stata trasportata d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale Maggiore dove è stata sottoposta al protocollo Eva, previsto per le vittime di violenza sessuale.
Nonostante quanto subito, però, la giovane è riuscita, con forza, a raccontare ai militari quanto avvenuto e a fornire una preziosa e dettagliata descrizione dell’aggressore. Grazie alla testimonianza della ventunenne e alla visualizzazione delle videocamere di sorveglianza installate nella zona, le forze dell’ordine, una decina di giorni dopo, sono riusciti a identificare l’autore della violenza sessuale. Il ventiquattrenne marocchino è stato identificato mentre si trovava in un bar sulla via Emilia con un connazionale di 58 anni. Nei suoi confronti la Procura ha chiesto un provvedimento restrittivo, emesso dal Gip, e il ventiquattrenne è stato portato in caserma e, di lì, in carcere.
"Si tratta di un brutto episodio che ha toccato il nostro paese, avvenuto tra l’altro in un orario ancora di luce e di traffico, sia di persone che di auto – dichiara il sindaco di Ozzano dell’Emilia Luca Lelli –. Esprimo la mia più sincera vicinanza alla ragazza vittima di violenza e alla sua famiglia, con l’auspicio che la vicinanza delle persone a lei care possano aiutarla a superare questi brutti momenti e a riprendere in mano la sua vita con ancora più forza".