Ortopedico accusato di violenza sessuale a Bologna, la Cgil: "Sconvolti, ci tuteleremo"

L’episodio denunciato da una trentanovenne sarebbe avvenuto nella sede del patronato di via Marconi. Il sindacato: "Il medico non ci ha informati del processo a suo carico, lede anche la nostra organizzazione"

La denuncia di una 39enne a Bologna: abusata da un ortopedico nella sede del patronato di via Marconi

La denuncia di una 39enne a Bologna: abusata da un ortopedico nella sede del patronato di via Marconi

Bologna, 2 luglio 2023 – Dalla Cgil sono "sconvolti" nell’apprendere la notizia della presunta violenza sessuale avvenuta l’anno scorso durante una visita medica a una lavoratrice nella sede del patronato di via Marconi.

"Dopo aver appreso dagli organi di informazione locali di fatti avvenuti nella nostra sede che, se confermati, sarebbero gravissimi, abbiamo subito avviato tutti gli accertamenti necessari e finalizzati ad assumere le iniziative del caso e seguiremo con attenzione gli sviluppi e l’esito del processo in corso", fanno sapere patronato e Camera del lavoro. In Cgil si dicono appunto "sconvolti" per le accuse all’ortopedico, perché "non eravamo in alcun modo a conoscenza di quanto avvenuto e consideriamo inaccettabile che il medico, ai tempi convenzionato con il Patronato Inca, non abbia ritenuto doveroso e corretto informare lo stesso patronato di essere oggetto di una denuncia di tale gravità".

Questi comportamenti "ledono non solo la lavoratrice coinvolta, nei confronti della quale ci mettiamo a completa disposizione, ma anche tutta l’organizzazione. Pertanto assumeremo tutte le determinazioni necessarie non solo a fare luce sui fatti, non solo affinché sia fatta giustizia, ma anche affinché sia pienamente tutelata l’organizzazione sindacale".

I fatti in questione risalgono al 7 aprile 2022 , quando una donna di 39 anni sarebbe stata abusata dall’ortopedico settantenne, molto noto nel mondo sportivo cittadino, durante una visita all’interno del patronato.

Sentita al processo per violenza sessuale in corso nei confronti dell’uomo, e in cui lei si è costituita parte civile assistita dall’avvocato Susanna Zaccaria, la donna ha ricostruito che mentre era stesa sul lettino per la visita, lui l’avrebbe molestata con la scusa di farle un "massaggio decontratturante".

Una violenza andata avanti "per più di un quarto d’ora" a seguito della quale "la mia vita non è più la stessa – le parole della donna al giudice – : non riesco più a dormire, ho attacchi di panico, mi sono anche licenziata". La trentanovenne aveva prenotato la visita dopo un incidente sul lavoro, in cui era stata investita da un’auto mentre era in servizio come corriere, e aveva riportato lesioni a ginocchia, mano e caviglia che richiedevano l’intervento di un ortopedico. Intervento che si sarebbe però tramutato ben presto in un incubo.

Il professionista è difeso dall’avvocato Donatella Ianelli: si è sempre dichiarato innocente.

La trentanovenne aveva denunciato i fatti in Questura a metà giugno del 2022: ha dichiarato di avere aspettato a sporgere la querela "perché avevo paura" dell’uomo che aveva abusato di lei.

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