CHIARA CARAVELLI
Cronaca

Violentata durante una visita medica: "Ero pietrificata, volevo morire"

I fatti risalgono al 7 aprile 2022. L’imputato è un ortopedico molto noto nell’ambito sportivo cittadino. La donna si era rivolta al professionista per una consulenza dopo un incidente stradale a fine marzo

Violenza sessuale (foto di repertorio)

Violenza sessuale (foto di repertorio)

Bologna, 1 luglio 2023 – “Mi ha fatta stendere sul lettino per visitarmi, poi si è messo dietro di me e, mentre mi massaggiava il collo, ha fatto ciò che non mi sarei mai aspettata". La vittima, una donna di 39 anni, ha la voce rotta dal pianto mentre in aula davanti al giudice racconta la violenza sessuale subita, per la quale è accusato un ortopedico settantenne molto noto nell’ambito sportivo cittadino. I fatti risalgono alla primavera dell’anno scorso: la donna racconta di essersi recata dall’ortopedico il 7 aprile 2022 per una visita medica – svoltasi nella sede del patronato della Cgil in via Marconi – a seguito di un incidente stradale avvenuto il 30 marzo scorso nel quale la vittima fu investita da un’auto mentre stava lavorando come corriere.

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“Appena sono entrata nello studio – le parole della vittima – mi ha controllato le ginocchia, la mano e la caviglia (le parti del corpo dove la donna aveva dolore a seguito dell’incidente, ndr ) poi mi ha fatta alzare dicendomi che doveva fare un massaggio decontratturante".

Un massaggio che, nei racconti della trentanovenne, è diventato un incubo. "Non ho avuto – racconta – la forza di reagire. Ero pietrificata. Io mi ero affidata a questa persona in quanto medico e lui ha abusato di me". Una violenza andata avanti per più di 15 minuti. Un tempo infinito nel quale "volevo solo scappare sperando che tutto finisse".

La donna si ferma. Una bottiglietta d’acqua in mano. Prende fiato prima di continuare a raccontare. "La mia vita – prosegue – non è più la stessa. Dal quel giorno non riesco più a dormire, ho attacchi di panico, mi sono anche licenziata. Quello che è successo mi ha destabilizzato profondamente, ancora oggi non sto bene".

La trentanovenne, difesa dall’avvocato Susanna Zaccaria, ha sporto denuncia contro il medico a metà giugno dello scorso anno. "Non l’ho fatto prima – dice – perché avevo paura di lui. Due giorni dopo la visita mi mandò un messaggio per dirmi di contattare l’Inail, consigliandomi di essere insistente perché prima o poi mi avrebbero dato un appuntamento. Quando vidi il suo messaggio rimasi impietrita e lo bloccai subito. Non volevo mai più sentirlo, né avere contatti con lui".

Il medico, difeso dall’avvocato Donatella Ianelli, si è sempre dichiarato innocente. "Per ora c’è stata – le parole della legale – la versione della parte civile. Nel proseguo del processo si accerterà la totale estraneità del mio assistito". La prossima udienza è stata fissata per il 12 dicembre.

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