MASSIMO SELLERI
Cronaca

Il padre di uno dei feriti nella centrale di Bargi: “Nicholas salvo grazie all’istinto di coprirsi il volto”

Il racconto di Vittorino Bernardini di Gaggio Montano: “E’ molto scosso per la sorte dei suoi colleghi, ha riportato ustioni alle mani. I soccorsi sono stati impeccabili, i carabinieri che ci hanno aiutato e confortato”

Bologna, 10 aprile 2024 – “E’ andata bene, anche se la tragedia resta e Nicholas è ancora molto scosso per quello che è accaduto ai suoi colleghi”. A parlare è Vittorino Bernardini, il padre di Nicholas Bernardini, 25 anni, uno dei feriti nel disastro del bacino di Suviana, che risiede a Gaggio Montano, ossia a una manciata di chilometri dal luogo della strage.

Carabinieri davanti alla centrale; nel riquadro, Vittorino Bernardini, padre di Nicholas Bernardini, uno dei feriti nel disastro del bacino di Suviana
Carabinieri davanti alla centrale; nel riquadro, Vittorino Bernardini, padre di Nicholas Bernardini, uno dei feriti nel disastro del bacino di Suviana

“Alla fine ha riportato solo diverse ustioni alle mani, perché nel momento dell’esplosione è stato molto rapido nel coprirsi il naso con la maglia e questo ha impedito che respirasse le esalazioni. Inoltre i soccorsi sono stati impeccabili”.

La prontezza dei vigili del fuoco e delle altre forze dell’ordine è stata decisiva nel salvare i feriti. “Dalle cure mediche all’ospitalità a Cesena dove Nicholas è stato ricoverato tutto è stato perfetto. In particolare ringrazio i carabinieri di Cesena che ci hanno aiutato e confortato in un momento in cui è difficile rimanere lucidi. Ci sono stati di aiuto anche nel trovare un alloggio e il mio secondo grazie va ai frati Cappuccini di Cesena che ci hanno accolto con grande umanità”.

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