Pasqua blindata, controlli anche dal cielo

La Prefettura annuncia la stretta: "Il decreto va rispettato". Nel mirino le strade verso la montagna e il mare, i parchi e le zone verdi

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Pasqua e Pasquetta si devono trascorrere a casa. E pazienza se è festa e se il meteo, una volta tanto, è bellissimo: i decreti di prevenzione del contagio da Covid-19 valgono lo stesso. Così, per scongiurare qualsiasi tentazione, il prefetto Patrizia Impresa ha disposto una stretta nei controlli, facendo scendere in campo pure gli elicotteri.

Ieri infatti, durante una riunione in videoconferenza del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, è stato disposto un ulteriore impegno delle forze di polizia in questi giorni festivi.

"L’intensificazione dei nostri servizi mira a impedire che il fine settimana di Pasqua si trasformi in un momento di violazione dei decreti di prevenzione del contagio – spiega il tenente colonnello Diego Polio, Reparto operativo dei carabinieri –, complici il fatto che le lezioni online per gli studenti sono sospese da domani (oggi, ndr) e il meteo è particolarmente favorevole". Perciò i controlli, prosegue il militare, "saranno concentrati sulle principali vie che portano all’Appennino, per esempio la Porrettana, e sugli accessi alle autostrade, per evitare che i cittadini cerchino di andare nelle seconde case in montagna o in Riviera". In particolare, le pattuglie saranno impiegate negli snodi in entrata e uscita dalla città, soprattutto negli orari ritenuti "sensibili". Coadiuvati, dall’alto, dagli occhi degli elicotteri. Quello dei carabinieri volerà in mattinata. I controlli mirati cominciano oggi e proseguiranno fino al lunedì di Pasquetta.

Oltre ai carabinieri, saranno schierate pattuglie e mezzi della polizia di Stato e della Guardia di finanza, mentre nelle aree cittadine le polizie municipali verificheranno il rispetto delle norme, come di consueto.

"Questo dispiegamento di forze non significa che sarà trascurato il consueto controllo in città – sottolinea il tenente colonnello –: chi non vuole spostarsi, ma non rinuncia alla passeggiata o a uscire di casa per motivi diversi da quelli previsti dai decreti (cioè andare al lavoro, ragioni di salute o necessità come fare la spesa, ndr), sarà comunque sanzionato. Un’attenzione particolare la riserveremo ai parchi non recintati e a luoghi di potenziale aggregazione".

Per chi non rispetta le misure di contenimento è prevista una sanzione da 400 a tremila euro, che può arrivare a quattromila se si effettua in automobile.

f. o.

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