Passante Bologna, sotto esproprio una comunità di recupero

La ‘Rupe Arcoveggio’ ha già trovato un accordo in sintonia con il Comune. "Ci sposteremo". Tagliato albero che aveva ‘salvato’ un palazzo in via Ferrarese

Centro Accoglienza La Rupe in Via Arcoveggio

Centro Accoglienza La Rupe in Via Arcoveggio

Bologna, 13 gennaio 2022 - Comunità che dovranno spostarsi per lasciare spazio alle ruspe, giardini ‘sopravvissuti’ al progetto definitivo che chiedono di essere salvati anche alla fine dell’iter approvativo. E un albero che a essere salvato è stato salvato. Ma che poi è stato comunque tagliato. Storie di Passante, o meglio storie di espropri che stanno arrivando: dopo la Conferenza dei servizi, che si terrà martedì 18 gennaio, verrà apposto il vincolo di pubblica utilità sui terreni – sono circa 1.100 i proprietari coinvolti, il 67% sono acquisizioni permanenti, il 30% temporanee, il 3% servitù – a ridosso di tangenziale e autostrada, che verranno allargate. Una rumba che si porta dietro alcuni piccoli accorgimenti. A volte con lieto fine.

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E’ il caso della comunità di accoglienza per dipendenze ’La Rupe Arcoveggio’, situata al civico 66 di via Arcoveggio. Il fabbricato che ospita la struttura gestita dalla cooperativa Open Group, lo si sapeva da tempo, è interessato dagli espropri del Passante. Poco male: la coop e il Comune hanno trovato un accordo, come conferma con una breve nota la stessa Open Group. "Con il supporto del Comune è stata individuata una nuova sede. Il trasferimento sarà effettuato quando sarà necessario. Nessun problema a spostarci". Si aspetterà quindi la fase vera e propria degli espropri, se il cronoprogramma verrà rispettato dovrebbe arrivare nell’estate 2022.

Una delle immagini simbolo del Passante, è il 'muro’ di via Francoforte
Una delle immagini simbolo del Passante, è il 'muro’ di via Francoforte

Vicenda diversa in via Ferrarese, che racconta l’imprenditore edile Orlando Sinibaldi. "So per certo che un mio magazzino di circa 1.000 metri quadrati verrà espropriato – racconta Sinibaldi –. Mentre ci siamo battuti per non abbattere un tiglio di 28 centimetri di diametro, avanzando con il cancello avrebbero dovuto tirare giù l’albero. Il condominio si oppose e il Comune cambiò strada. Ora apprendo che è stato abbattuto lo stesso albero prima salvato, per decisione...dei condomini. Da quello che mi risulta espropriano il condomino di fianco a noi, noi al 128 dovremmo essere salvi". Infine via Agucchi, dove al civico 151 e limitrofi erano saltati sulla sedia 4 anni fa, quando arrivarono i preavvisi per l’esproprio dei giardini condominiali. Poi il dietrofront del Comune e di Autostrade, si passa dietro la caserma all’ombra del nuovo casello del Lazzaretto (senza interferenze con il People Mover). Il residente Mauro Castelli: "Abbiamo chiesto un nuovo incontro con il Comune".  

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