Passante Bologna, Merola: "Non si può bloccare lo sviluppo della nostra città"

Maxi evento in Fiera contro lo stallo delle grandi opere, il 20 marzo summit al Ministero dei trasporti. La protesta di Legambiente e dei comitati

Al centro: Merola, Bonaccini e Donini al Palazzo dei Congressi (FotoSchicchi)

Al centro: Merola, Bonaccini e Donini al Palazzo dei Congressi (FotoSchicchi)

Bologna, 9 marzo 2019 - "Il tema è quello della responsabilità, lo dico a chi protesta su sponde opposte: decidere oggi vuol dire guardare al futuro". È l'appello di Virginio Merola, che apre l'evento regionale in Fiera contro lo stallo delle opere, tra le quali il Passante. E proprio sul Passante il sindaco batte, dopo la convocazione di ieri da parte di Toninelli il 20 marzo per parlare del nuovo progetto. 

"Una corretta lealtà istituzionale non c'è stata, ma noi andremo a Roma consci che essere responsabili vuol dire non temere l'accordo e il compromesso. Scelsi io di virare dall'opzione nord a quella di mezzo e ho portato avanti opere iniziate da altri con grande responsabilità: non si può bloccare lo sviluppo del nostro territorio e della nostra città", ha detto Merola.

"Sbloccate le opere in Emilia-Romagna" è l'appello unitario dei 600 dei Palazzo dei Congressi rivolto al governo gialloverde. "Non pensino di convocarci separatamente e addirittura escludendo una parte. Mi auguro, e lo dirò al governo nelle prossime ore - ha tuonato il presidente della Regione Stefano Bonaccini dal palco - che tutte le parti sociali che scrissero a metà dicembre al Presidente del Consiglio e al ministro delle Infrastrutture vengano ricevute insieme. Non pensino di dividerci. Stiamo uniti"

In Fiera, presenti tutte le categorie economiche e le parti sociali. Diverse anche le personalità politiche, dai parlamentari De Maria a Benamati fino alla giunta Merola, con Aitini, Lombardo e Orioli. Presenti l'assessore al Traffico, Irene Priolo, e l'assessore regionale ai Trasporti, Raffaele Donini, che dal palco è stato chiaro: "Andremo avanti, il Governo ci ascolti. Il Passante nord non drenava abbastanza traffico, il Passante sud era troppo costoso è impattante". All'appuntamento hanno partecipato tanti sindaci del territorio, assessori regionali e comunali, parlamentari e rappresentanti delle forze economiche e sociali della regione.

"Sappia il ministro che non è che accetteremo in nome di una convocazione di stravolgere i progetti che abbiamo in mente di realizzare", ha spiegato Bonaccini. "Il mondo del lavoro, delle imprese, delle istituzioni, è qui per chiedere che non venga fermato ciò che serve a questa Regione". E poi ancora: "Non pensino di convocarci separatamente e addirittura escludendo una parte. Stiamo uniti, stiamo insieme".

Prima e durante l'iniziativa ha preso vita una protesta con cartelloni e striscioni di Legambiente, assieme ai comitati contro il Passante. Presente anche una bandiera No Tav, sventolata dal collettivo Crash.

Dal palco, anche i sindacati promettono 'battaglia'. "Se il governo non ci convoca non importa - ha affermato il segretario generale della Uil Emilia-Romagna, Giuliano Zignani - daremo una spallata alla porta e la butteremo giù".

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