Piermario Barba, chi era il senzatetto morto di freddo in via Rizzoli a Bologna

Il senzatetto, 58 anni, aveva più volte rifiutato un posto nel piano di assistenza predisposto dal Comune Il suo corpo è stato notato dai dipendenti di Coin, che hanno chiamato l’ambulanza e la polizia

In via Rizzoli è intervenuta la polizia, a dare l'allarme i dipendenti dei negozi

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Bologna, 8 aprile 2023 – Un’esistenza complicata, sempre vissuta ai margini. Che si è conclusa, ieri mattina, sulle scalette della Coin in via Rizzoli. All’ombra delle Due Torri, tra il via vai e l’indifferenza dei tanti turisti. Lì Piermario Barba, 58 anni, originario di Brescia, da qualche sera dormiva. E lì lo hanno trovato, senza vita nel giorno di Venerdì Santo, i dipendenti del negozio. Raggomitolato su se stesso, sulle scalette. Cercando così di scaldarsi, in queste notti rigide di un aprile che sembra gennaio. Un malore o proprio il freddo, sono le prime ipotesi del decesso.

I sanitari del 118, chiamati dal personale di Coin, hanno soltanto potuto constatare la morte dell’uomo, allertando la polizia.

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In via Rizzoli gli agenti delle Volanti hanno steso una coperta termica sul clochard, per proteggere i suoi resti dagli sguardi dei tanti che passavano senza capire cosa stesse accadendo. Finché, alle 11, il corpo del cinquantottenne è stato portato al Dos della Certosa. Non essendoci segni sul corpo che possano far pensare a un intervento di terzi nella morte di Barba, si è deciso di procedere in via amministativa. E se una famiglia si farà avanti per i funerali, il corpo sarà subito consegnato. Altrimenti, come capita in simili casi, si farà carico della tumulazione il Comune.

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Che conosceva Barba da diversi anni: "Era noto ai servizi dall’ottobre 2018 – spiegano da Palazzo d’Accursio –. Era stato accolto a più riprese nelle strutture di accoglienza anche se da diversi anni aveva iniziato ad avere ripetuti atteggiamenti violenti verso gli operatori. Si era continuato a proporre un piano personalizzato di presa in carico per garantirgli l’accesso ai servizi essenziali. Anche negli inverni 2019-20 e 2020-21 era stato accolto all’interno del piano freddo".

Barba aveva poi poi lasciato Bologna per qualche mese e "al suo ritorno in città – proseguono dal Comune – gli era stato riservato un posto nel piano freddo 2021-22 ma non lo aveva accettato. A inizio 2022 per il protrarsi degli episodi violenti, il Servizio sociale a bassa soglia era stato costretto a procedere alla diffida di 6 mesi e poi alla denuncia. Negli ultimi mesi la persona viveva in strada non avendo voluto accedere al piano freddo. Era monitorato dai servizi e dal privato sociale che in alcune occasioni era riuscito ad avvicinarlo, per fornirgli alcuni beni di prima necessità. L’Amministrazione comunale esprime profondo cordoglio per la sua scomparsa".

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