La consigliera comunale Porpora Marcasciano (Schicchi)

Bologna, 30 agosto 2022 - “Ero in vacanza nella bellissima spiaggetta della costa Adriatica che frequento ormai da dieci anni quando il branco si è violentemente palesato senza darmi il tempo e il modo di pensare alla fuga. Venti minuti di terrore, in balia di cinque balordi, in cui ho percepito impotenza e frustrazione”. Lo scorso mercoledì la consigliera trans eletta con Coalizione Civica e presidente della commissione pari opportunità del Comune, Porpora Marcasciano, è stata accerchiata da un gruppo di aggressori. La consigliera, dopo 6 giorni, ha trovato il coraggio di denunciare l’accaduto pubblicamente su Facebook. E proprio mentre alla cimitero della Certosa si stavano tenendo i funerali di Alessandra Matteuzzi. La donna uccisa a martellate dall’ex lo stesso giorno in cui Marcasciano è stata aggredita. “Il capo branco ha cominciato in modo quasi gentile ad avviare un discorso che diventava man mano sempre più violento - racconta la consigliera -. Poi il brutto ceffo si è avvicinato, quasi a toccarmi e con un coltello continuava a ripetere che appena lo avessi sfiorato mi avrebbe tagliato la gola. Cercava l’appiglio ed io ero certa, certissima che lo avrebbe trovato da lì a poco. La spiaggetta a quell’ora, le 2 del pomeriggio, era vuota”. La solidarietà del Comune Il sindaco Matteo Lepore ha presto espresso la propria vicinanza per “l’orribile aggressione che oggi ha avuto il coraggio di denunciare”. Anche la vicesindaca Emily Clancy ha sottolineato come “questo sia l’ennesimo episodio in cui il patriarcato si manifesta nel suo volto più oscuro”. Poi ha aggiunto: “Grazie Porpora di esistere e di resistere. Di aver condiviso questo avvenimento orrendo e di aver trovato la forza di raccontarlo pubblicamente. Una forza che aiuterà chi subisce violenza a sentirsi meno soli e che spinge tutti a noi a reagire”

Cronaca

Bologna, 30 agosto 2022 - “Ero in vacanza nella bellissima spiaggetta della costa Adriatica che frequento ormai da dieci anni quando il branco si è violentemente palesato senza darmi il tempo e il modo di pensare alla fuga. Venti minuti di terrore, in balia di cinque balordi, in cui ho percepito impotenza e frustrazione”. 
Lo scorso mercoledì la consigliera trans eletta con Coalizione Civica e presidente della commissione pari opportunità del Comune, Porpora Marcasciano, è stata accerchiata da un gruppo di aggressori. La consigliera, dopo 6 giorni, ha trovato il coraggio di denunciare l’accaduto pubblicamente su Facebook. E proprio mentre alla cimitero della Certosa si stavano tenendo <a href="https://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/cronaca/alessandra-matteuzzi-funerali-oggi-1.8025342">i funerali di Alessandra Matteuzzi</a>. La donna uccisa a martellate dall’ex lo stesso giorno in cui Marcasciano è stata aggredita. 
“Il capo branco ha cominciato in modo quasi gentile ad avviare un discorso che diventava man mano sempre più violento - racconta la consigliera -. Poi il brutto ceffo si è avvicinato, quasi a toccarmi e con un coltello continuava a ripetere che appena lo avessi sfiorato mi avrebbe tagliato la gola. Cercava l’appiglio ed io ero certa, certissima che lo avrebbe trovato da lì a poco. La spiaggetta a quell’ora, le 2 del pomeriggio, era vuota”. 
<h2 class="title-paragraph">La solidarietà del Comune</h2> 
Il sindaco Matteo Lepore ha presto espresso la propria vicinanza per “l’orribile aggressione che oggi ha avuto il coraggio di denunciare”. Anche la vicesindaca Emily Clancy ha sottolineato come “questo sia l’ennesimo episodio in cui il patriarcato si manifesta nel suo volto più oscuro”. Poi ha aggiunto: “Grazie Porpora di esistere e di resistere. Di aver condiviso questo avvenimento orrendo e di aver trovato la forza di raccontarlo pubblicamente. Una forza che aiuterà chi subisce violenza a sentirsi meno soli e che spinge tutti a noi a reagire”&nbsp;

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