PAOLO ROSATO
Cronaca

Portici Bologna, Borgonzoni: "Un patto per valorizzarli"

La sottosegretaria alla Cultura: "Chiederemo report periodici sulla manutenzione". Su Lepore: "Vuole mettere i ragazzi in un ghetto"

Lucia Borgonzoni, sottosegretaria leghista alla Cultura

Lucia Borgonzoni, sottosegretaria leghista alla Cultura

Bologna, 17 settembre 2021 - "Adesso sotto con la valorizzazione dei portici dichiarati patrimonio dell’Unesco. La cabina di regia si è riunita, dobbiamo essere all’altezza". Non vuole perdere tempo Lucia Borgonzoni, sottosegretaria al ministero della Cultura. Che dopo aver portato a casa assieme al Comune di Bologna l’insperato riconoscimento per uno dei simboli di Bologna, intende blindarne e raddoppiarne il valore. "La cabina di regia si è riunita proprio ieri – due giorni fa, ndr –, con il Comune rappresentato dalla vicesindaca Valentina Orioli, con il professor Francesco Ceccarelli, l’architetto Federica Legnani del Comune, Marco Valle della Fondazione Links e l’architetto Francesca Riccio dell’ufficio Unesco del ministero – spiega la sottosegretaria leghista che nel dicastero ha la delega proprio agli affari Unesco –. Ci siamo dati degli obiettivi".

Lucia Borgonzoni, sottosegretaria leghista alla Cultura
Lucia Borgonzoni, sottosegretaria leghista alla Cultura

Quali? "L’Icomos, l’organo consultivo che era stato abbastanza severo, aveva chiesto all’Italia di specificare alcune cose, tecnicamente parliamo di sei raccomandazioni a cui dobbiamo ottemperare entro il primo dicembre 2022. Si va dal ruolo dello statuto comunale del 1288 alla documentazione storica dei portici come percorsi pedonali coperti. Fino chiaramente alla parte che adesso diventa fondamentale, quella del monitoraggio e della gestione del sito tutelato".

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Come avverrà questo monitoraggio? "Lo eserciteremo come ministero in due modi: : programmato, con un report periodico, oppure in forma di test tecnici, per verificare lo stato di conservazione. Ovviamente il Comune dovrà fare la sua parte per quanto riguarda la manutenzione, saranno importanti i patti con i privati. Adesso i portici sono una vetrina mondiale".

Avete già deciso qualche evento celebrativo? "Qualcosa è in cantiere, so che il Comune sta decidendo per una cerimonia con la contestuale apposizione delle targhe nei tratti candidati e vincitori, oltre che per un libro. Tutti i cittadini bolognesi devono sentirsi investiti da una grande responsabilità, siamo noi bolognesi che dobbiamo volere bene ai portici".

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Lei sta lavorando molto anche con la Cineteca, può svelarci qualcosa? "Crediamo molto negli Studios cinematografici in Fiera, ecco perché con Gian Luca Farinelli della Cineteca e con Gianpiero Calzolari dell’expò ci vedremo presto per parlare di una possibile collaborazione con Cinecittà, Bologna ha una possibilità che non può lasciarsi sfuggire".

A che punto siamo con l’organizzazione degli eventi per i 100 anni dalla nascita di Pier Paolo Pasolini? "Cadono nel 2022, ed è proprio l’Unesco che li promuove, assieme al Centro Pasolini della Cineteca di Bologna e a un dipartimento del ministero degli Esteri. In autunno vorremmo costituire un comitato, il Centro di poesia contemporanea di Bologna dovrebbe curare l’Atelier Pasolini d’arte e cinema, che ospiteranno giovani di talento. Mentre la Cineteca dovrebbe curare un convegno su Pasolini e la censura cinematografica, con interventi di studiosi italiani e internazionali, oltre che di critici cinematografici. Insomma, molto bolle in pentola, daremo altri dettagli più avanti".

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E poi ci sono le Comunali. Che cosa si aspetta dalla Lega? "Che andrà bene, in crescita come è sempre stata a Bologna".

Serve una cittadella del divertimento fuori dal centro? "In questi giorni Lepore sta proponendo di tutto, tutta una scenetta elettorale. Davvero vogliamo creare un ghetto per ragazzi fuori città? Una proposta assurda, significherebbe privare di libertà i nostri ragazzi".  

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